29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Articolo del settimanale inglese

Economist: Monti come Margaret Thatcher, chi sono i minatori?

«The Iron Monti» alle prese con le proteste alle liberalizzazioni. Il Governo di Monti dipende dal Parlamento per poter portare avanti le sue riforme. E il sostegno dei partiti dipende, almeno in parte, dall'approvazione popolare delle misure

ROMA - Mario Monti si accinge a diventare la Margaret Thatcher dell'Italia, «ma chi saranno i minatori, il cui sciopero pose la sfida più seria alle riforme di mercato della Lady di Ferro?». E' quanto si chiede oggi il settimanale Economist, in un articolo intitolato The Iron Monti.

«Le arrabbiate vittime delle leggi di Monti hanno fatto la fila per assumere tale ruolo a partire dall'approvazione del suo governo di un vasto pacchetto di riforme, il 20 gennaio scorso», scrive l'Economist. Finora, l'azione più efficace e dannosa è stata quella lanciata dagli autotrasportatori, secondo il settimanale, che lamentano il rincaro della benzina.
Il settimanale si chiede quindi se «un governo di professori e illustri tecnocrati» riuscirà a vincere il duello con i risoluti (e qualche volta violenti) interessi costituiti italiani. «La mancanza di politici di professione nel governo Monti potrebbe rivelarsi il suo asso nella manica, perchè significa che non è legato alle potenti lobby», sottolinea il giornale. Inoltre, aggiunge, «almeno per ora le sue riforme risultano gradite all'opinione pubblica».
Tuttavia, conclude l'Economist, il governo di Monti dipende dal Parlamento per poter portare avanti le sue riforme. E il sostegno dei partiti dipende, almeno in parte, dall'approvazione popolare delle misure. Che, come nel caso della Thatcher, avranno bisogno di tempo per portare benefici. «Mentre alcuni partiti danno già segnali di impazienza».