29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Politica economica | Infrastrutture

Ponte sullo Stretto‎, alt della Camera ai fondi

Si tratta di 1 miliardo e 770 milioni. Misiti: E escluso che il Governo non lo realizzi. Boccia (Pd): Già modificata la lettera all'UE. Donadi (Idv): Ha prevalso il buon senso. Bonelli (Verdi): Destinare i fondi ad opere utili

ROMA - Il governo si impegna «alla soppressione dei finanziamenti che il Governo ha previsto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, pari complessivamente a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012 quale contributo ad Anas s.p.a. per la sottoscrizione e l'esecuzione, a partire dal 2012, di aumenti di capitale della società Stretto di Messina s.p.a.». Lo prevede una mozione presentata dall'Italia dei Valori approvata questa mattina dall'Aula della Camera. Mozione su cui l'esecutivo aveva dato parere favorevole.

Misiti: E escluso che il Governo non lo realizzi - E' escluso che il governo non realizzi il ponte sullo Stretto di Messina. Lo precisa il viceministro alle Infrastrutture, Aurelio Misiti, in una nota in cui ricostruisce le tappe dell'approvazione, questa mattina in Aula alla Camera, di una mozione dell'Idv che impegna l'esecutivo a sospendere i finanziamento per il Ponte.
«Il viceministro - si legge nella nota - nel dare il parere a nome del Governo ha proposto una riformulazione della mozione dell'Italia dei Valori che di fatto escludesse la possibilità di ricorrere a fondi della società Stretto di Messina spa. La riformulazione non è stata accolta e tuttavia si è lasciata al governo la discrezionalità di trovare tali fondi da varie fonti.
Pertanto è da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto. Quindi la posizione del Governo è netta e quella personale dell'On. Misiti ancora di più. Pertanto la comunicazione data non corrisponde assolutamente alla posizione politica del viceministro Misiti».

Boccia (Pd): Già modificata la lettera all'UE - «Oggi a Montecitorio due provvedimenti hanno già modificato i termini della lettera inviata solo ieri dal governo alla Ue». Lo ha detto Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera, il quale spiega che «la mozione Meta del Pd, votata anche dalla maggioranza con il parere favorevole del Governo, impegna l'esecutivo ad usare i 2 miliardi di extragettito dell'asta per le frequenze dei telefonini per il trasporto pubblico locale: il punto è che questi soldi sono già stati destinati da Tremonti ad altre finalità».
«La mozione dell'Idv, anch'essa votata dalla maggioranza con l'ok del governo, blocca, invece, le risorse finalizzate per il Ponte sullo Stretto - continua Boccia - In neanche mezza mattinata, alla Camera sono stati messi in discussione alcuni contenuti fondamentali della lettera con cui il governo si è impegnato in Europa. Dunque, l'estremo rigore che Berlusconi vantava ieri davanti ai leader europei è solo di facciata: in parlamento agiscono con estrema superficialità e nel caos più assoluto».

Donadi (Idv): Ha prevalso il buon senso - «Siamo molto soddisfatti per l'accoglimento della nostra mozione sui trasporti che impegna il governo a sopprimere il finanziamento del ponte sullo Stretto di Messina e destinarlo al trasporto pubblico locale». Lo dichiara in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV.
«In un momento di grave crisi economica come questo - prosegue - e di fronte agli indiscriminati tagli compiuti dal governo è prioritario mettere i diritti dei cittadini contribuenti al primo posto. Abbiamo contribuito a far vincere, per una volta, il buon senso. Ora ci auguriamo che il Governo mantenga fede agli impegni assunti conclude il presidente dei deputati dipietristi».

Libè (Udc): Dal Governo mancanza di idee e di coraggio - «Anche nella vicenda del Ponte sullo Stretto questo Governo ha dimostrato di non avere idee e di essere in definitiva poco affidabile e inadatto a guidare il Paese». Lo dichiara il deputato e responsabile Enti locali dell'Udc, Mauro Libè, che aggiunge: «Per anni, infatti, si è sostenuta l'importanza di realizzare un'opera pubblica così importante, che avrebbe avuto effetti positivi per lo sviluppo dell'economia del Mezzogiorno e di tutta l'Italia. E per anni sono rimasti inascoltati i nostri appelli a mettere da parte le grandi opere per dare la precedenza a quelle immediatamente cantierabili per favorire l'uscita dalla crisi attraverso il volano delle opere pubbliche».
«Oggi, come se niente fosse, il Governo, cosciente della sua debolezza e temendo di andare sotto in occasione di ogni voto parlamentare, ha dato parere favorevole - dice Libè - a una mozione dell'Idv volta al blocco dei finanziamenti per il Ponte sullo Stretto. Per guidare un grande Paese come l'Italia, però, servono idee chiare e il coraggio di sostenerle. Un Governo rispettabile non cambia le proprie convinzioni come una bandiera al vento. A questo punto, vorremmo sapere che fine fanno i fondi e se verranno impiegati per altre opere pubbliche».

Gruppo Mpa Camera: Soppressione fondi? Non è vero - «La demagogia e la falsificazione della verità hanno un limite. E crediamo che questo limite è stato superato nel dare una versione assolutamente fuori luogo della votazione in aula delle mozioni sul Trasporto pubblico locale». E' quanto si sottolinea in una nota del gruppo del Movimento per le Autonomie alla Camera, a proposito della notizia secondo cui a Montecitorio è stata approvata una mozione dell'Idv che impegna il governo a cancellare i finanziamenti pubblici per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Bonelli (Verdi): Destinare i fondi ad opere utili - «Adesso si destinino immediatamente gli 8,5 miliardi di euro destinati dal governo per un'opera inutile e dannosa come il Ponte sullo Stretto di Messina alle vere priorità dell'Italia, che sono la lotta la difesa del suolo in un paese che frana e il trasporto pubblico locale che ha subito tagli senza precedenti». E' questo il commento del leader dei Verdi Angelo Bonelli all'approvazione di una mozione dell'Italia dei Valori che impegna il governo a bloccare i fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina.
«Questa non è la prima bocciatura per il Ponte sullo Stretto di Messina. Già l'Europa nelle scorse settimane aveva escluso quest'opera dai dai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020: continuare con questo progetto è solo uno sperpero di denaro pubblico di cui il governo dovrà rispondere».
«E' semplicemente indecente che che nel pieno di una crisi economica gravissima, con i conti pubblici sotto l'attacco della speculazione mondiale e con frane e alluvioni che devastano l'Italia e provocano morti su morti il governo insista nel voler buttare a mare 8,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto di Messina - conclude Bonelli -. Le priorità per l'Italia sono altre a partire dalla messa in sicurezza del territorio e dalla lotta al dissesto idrogeologico a cui sono stati tagliati il 90% dei fondi».