Bossi senza freni: Grilli a Bankitalia. I vescovi? Dicano messa
Il Senatur sul Governo: «Speriamo duri al 2013». E attacca imprenditori
ROMA - Umberto Bossi a tutto campo attacca i vescovi e dice la sua senza mezzi termini sulla nomina del prossimo Governatore della Banca d'Italia: «Io preferisco Grilli, è di Milano». La battaglia sulla poltrona alla guida di Bankitalia si è riaperta per via dello scontro interno al governo sul nome del sostituto di Draghi, al cui posto Giulio Tremonti vorrebbe vedere Vittorio Grilli e non il candidato sostenuto da Berlusconi, Fabrizio Saccomanni. Il Senatur ha risposto all'attacco della Cei sullo stile di vita di chi rappresenta le istituzioni invitando i vescovi «a dire qualche messa in più». Sulla durata del governo Bossi ha invece risposto «speriamo duri fino al 2013».
Il leader della Lega ha poi strigliato gli imprenditori, anche loro molto duri nei confronti dell'esecutivo nelle ultime settimane. La crisi attuale «tutti sanno che è anche un problema degli imprenditori: una volta c'erano imprenditori che inventavano il lavoro, oggi sono invecchiati anche loro e quelli che inventano il lavoro mi sembra che siano in Cina...». Insomma, «devono svegliarsi, anche la Marcegaglia. Non devono mettere i soldi, devono mettere le idee. Ma se il progetto è prendere i soldi dei pensionati e darli alle imprese non cambia niente, rovini solo i poveracci. Ma ci siamo noi...».
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