18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Comizio ad Alzano Lombardo

Lega, Bossi e Calderoli se la prendono con i giornali

Il Senatur minaccia i giornalisti: bisognerebbe dargli quattro legnate». Calderoli: «Al Corriere cornuti, Montezemolo scoreggia di umanità»

BERGAMO - Umberto Bossi contesta le ricostruzioni dei quotidiani sull'ultimo suo giorno di vacanza a Calalzo di Cadore e minaccia i giornalisti, a cui «bisognerebbe dare quattro legnate», perché «delinquenti» e «bugiardi»; riserva insulti al Corriere della Sera («gran cornuto«) e di Repubblica dice che «inventa balle».
«Ai giornalisti - ha detto il ministro per le Riforme, parlando ieri sera in un comizio ad Alzano Lombardo, in un passaggio particolarmente applaudito - bisognerebbe dare quattro legnate.
Hanno inventato che (a Calalzo di Cadore ndr) c'è stata una manifestazione dei centri sociali. Non c'è stato niente. E' passata una macchina che ha fischiato col fischietto», ha detto Bossi. «Oggi - ha proseguito visibilmente arrabbiato - su tutti i giornali hanno raccontato un sacco di cose inventate, che siamo dovuti andare via. Non è vero niente».
«Io sono andato via, ho detto a Tremonti: non conviene star qui assieme ai giornalisti che rompono le palle ogni secondo. Se dobbiamo far le ferie, facciamone un po', che dopo non abbiamo più spazio».

Il segretario della Lega ha poi ribadito il concetto: «Bisogna che impariamo come un tempo a dargli dei gran passamano a quei delinquenti, quei bugiardi. Quei delinquenti lì... vadano a fare i muratori».
«E' arrivato il momento di preparare la Padania, perché l'Italia va giù e quello che sta avvenendo è una svolta della Storia. La Padania è l'unica alternativa. Noi lo sappiamo, siamo stati preveggenti, a partire dal professor Miglio e dalle sue macroregioni. Questo è entrato nella testa della gente del nord». Valori che però «i giornalisti non raccontano - ha ripreso Bossi rivolto ai numerosi leghisti accorsi per la Berghem fest - Corriere della Sera gran cornuto: scrivi che il popolo t'ha insegnato qualcosa, invece le balle che ti inventi. E poi l'altro, il comunista, Sala, (l'inviato che segue la Lega ndr), ha scritto su Repubblica un sacco di balle. E' passata una macchina, ha fischiato una volta, e ha scritto 'grande manifestazione contro Bossi e Calderoli'.
Brutti stronzi. Ma io e Calderoli non molliamo».

Bossi è poi passato a toni più ironici, raccontando per l'ennesima volta il tormentone, ripetuto quasi a ogni comizio da anni, sul fotografo del Corriere della Sera, quel «cornuto», come lo ha definito ieri. Bossi ha scelto ieri sera questa variante: «Secondo me lui viene alle feste della Lega poi chiede il telefono alle belle donne e dice: 'ti mando la fotografia'.
Secondo me lui usa le foto delle belle ragazze, chissà, forse per sogni erotici. State attente belle ragazze».

Calderoli: «Al Corriere cornuti, Montezemolo scoreggia di umanità» - Oggi è stato il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, bergamasco doc, a scaldare i sostenitori leghisti della Berghem fest.
Dire «stanno scappando dal Cadore» è «una cosa bestiale», ha detto Calderoli dal palco di Alzano Lombardo, dove è intervenuto per un comizio. «C'erano, li ho contati tutti, dodici stronzi a manifestare. La metà credo che fossero comunisti. Poi c'erano tre o quattro fuoriusciti dalla Lega, che vogliono fare la provincia autonoma col Trentino. Se fossero quelle le contromanifestazioni... E devo dire che qui c'è uno del Corriere - ha detto riferendosi al fotografo del quotidiano di via Solferino, Stefano Cavicchi, che si trovava sotto il palco e che segue da anni la Lega - che se potessi lo ammazzerei con le mie mani... perché son dei cornuti».
«Ho sentito dei giornalisti che si scusavano: No, la foto (di Calderoli che mette in auto le valigie ndr) l'ha fatta Stefano (Cavicchi, il fotografo del Corriere ndr), l'articolo l'ha fatto Cremonesi. Col cazzo che scappavamo dal Cadore, è casa nostra quella lì. Allora ho detto: di' al direttore De Bortoli che domani facciamo una bella intervista: è lui che fa le domande, io do le risposte. Il coltello dalla parte del manico ce l'ha lui». Calderoli ha poi nominato, tra gli applausi «i Montezemolo, quelle scoregge di umanità che non hanno mai lavorato in vita loro».

La Lega è Bossi, non Maroni o Reguzzoni - «Il Corriere, e non solo, scrive, che la segreteria politica di lunedì l'ha chiesta Maroni. Dall'altra parte, un'intervista a Reguzzoni. Ma ci avete preso per imbecilli? La Lega non è Maroni né Reguzzoni. La Lega è Bossi».