4 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Il Premier: «Pareggio di bilancio nel 2013»

Manovra, Berlusconi rassicura Sarkozy. Ma è caos nel PDL

Formigoni: «Il Pdl non è una caserma, il testo non è blindato». Alemanno: «Seguire l'iniziativa di Crosetto». Gasparri: «La maggioranza sia coesa»

ROMA - Anche oggi sono continuati i contatti internazionali del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nel pomeriggio il Presidente ha avuto un lungo e cordiale colloquio telefonico con il Presidente francese, Nicolas Sarkozy. Ne dà notizia una nota di Palazzo Chigi.
Il Presidente Berlusconi ha illustrato al suo interlocutore i contenuti della manovra economica approvata venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri. E ha in particolare sottolineato come le misure decise consentiranno di giungere al pareggio del bilancio già nel 2013.
Il Presidente Sarkozy ha avuto parole di particolare apprezzamento per l'azione di rigore decisa dal Governo e per la tempestività con la quale le misure sono state adottate.
Il Presidente Berlusconi ed il Presidente Sarkozy hanno concordato di continuare a tenersi in stretto contatto.

Formigoni: «Il Pdl non è una caserma» - «Siamo il Popolo della Libertà, non una caserma. Lo stesso premier ha detto che in Parlamento il testo si può cambiare». Intervistato dal Tg3, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, difende il suo diritto a chiedere che la manovra varata dal governo sia modificata in Parlamento.
«E' vero che va fatta in tempi rapidi e a saldi invariati, ma i contenuti si possono e si devono cambiare e migliorare», continua il governatore lombardo.
Alla domanda se dunque Formigoni sostiene Crosetto e la fronda Pdl che intende presentare emendamenti alla manovra, il governatore risponde: «Crosetto e gli altri amici non sono gli unici, ne ho parlato con Alfano, con Berlusconi e alcuni ministri.
Si può vedere di toccare meno i ceti medi e popolari e le regioni», si può avere una «manovra più equa» e in grado di «far ripartire l'economia e la crescita». E conclude: «Confido che non essendo un testo blindato, ci sarà la possibilità in Parlamento di ragionare senza drammi e senza toni da caserma».
«Bene la Marcegaglia sull'aumento dell'Iva: in Germania non ha mandato indietro i consumi». Il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, esprime così una delle sue preferenze in relazioni a possibili modifiche alla manovra economica. Aumentare l'Iva, dice, «sarebbe il modo per far pagare veramente tutti, anche i grandi evasori».

Gasparri: «La maggioranza sia coesa» - «Tutta la comunità internazionale è chiamata ad un grande impegno per affrontare la crisi delle economie e dei mercati. Il confronto in Parlamento deve essere serio e aperto. Ma deve essere basato sulla realtà dei numeri, sull'equità e sulla credibilità delle proposte. Se il confronto con l'opposizione è doveroso, la coesione della maggioranza è la premessa di una nuova fase di impegno parlamentare». Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl in Senato.
«Giusto l'approfondimento ma indispensabile la serietà di proposte ulteriori che tengano conto dei vincoli europei e del ruolo delle più mature forze sindacali - continua - Va evidenziato un processo di riduzione dei costi della politica che non ha precedenti per le sue ampie dimensioni, così come è importante l'apprezzamento internazionale registrato in queste ore dal presidente Berlusconi. Insomma confronto sì ma soprattutto serietà delle proposte da valutare mantenendo i principi del decreto».

La Russa: «Disponibili al dialogo anche con i singoli parlamentari» - Il governo e la maggioranza sono disposti a dialogare in Aula con le opposizioni sulla manovra anti-crisi? «Certamente. Ma non solo con l'opposizione, anche con i singoli parlamentari». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, apre alle modifiche in Parlamento della Finanziaria appena approvata.
Ma avverte: «Se si tratta di migliorarla sì, se si tratta di trasformarla no. Le proposte migliorative devono comunque essere a saldi invariati».
E ancora: «Poi se qualcuno ha delle idee migliori ben vengano... non c'è nulla di strano. Credo che chiunque debba provare a migliorare la manovra però poi deve anche saper accettare se le sue proposte non vengono ritenute praticabili. Non c'è né un obbligo a mantenerla così com'è ma non c'è nemmeno nessun obbligo a considerare necessarie delle modifiche».
Alla domanda se la decisione di non mettere la fiducia sia confermata, il ministro risponde: «Avverrà se non ci saranno atteggiamenti pretestuosi. E se il governo non mette la fiducia vuol dire che vuole esaminare. E' chiaro però che il giudizio sulle proposte - se sono migliorative o no - appartiene solo alla maggioranza. Chi le fa le ritiene migliorative ma il giudizio se lo sono veramente, ripeto, appartiene solo alla maggioranza». Un giudizio sull'operato di Tremonti? «E' il nostro ministro dell'Economia».

Cicchitto: «La manovra non può essere rovesciata come un guanto» - «Certamente la manovra è aperta al confronto in Parlamento con le forze dell'opposizione ma essa non è allo sbando ne' può essere rovesciata come un guanto». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, secondo il quale «la manovra presenta anche potenzialità liberali assai impegnative sul terreno delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni».
«Berlusconi - aggiunge Cicchitto - si è assunto di fronte al Paese la responsabilità di una manovra certamente assai incisiva e in alcuni punti anche dolorosa ma che è decisiva per difendere l'economia italiana. Per questo il presidente Berlusconi ha avuto anche significativi riconoscimenti internazionali,dalla Merkel a Trichet e anche da tradizionali critici come Mario Monti per aver preso in mano la situazione e portato a compimento una manovra di 45mld di euro in 2anni. Certamente essa presenta aspetti anche assai impegnativi,ma gli oneri sono distribuiti in modo equo in tutte le direzioni, secondo un approccio realmente interclassista».

Alemanno: «Seguire Crosetto» - «L'iniziativa di Guido Crosetto e degli altri parlamentari è da seguire con grande attenzione e deve essere chiaro che la manovra firmata dal capo dello Stato può essere blindata nei saldi ma non nei contenuti». Lo afferma Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci.
«L'Anci presenterà presto un proprio pacchetto di emendamenti per rendere la manovra più equa e sostenibile - aggiunge Alemanno - Nessuno deve permettersi di rispondere a queste iniziative con discorsi da caserma. In Parlamento il dibattito deve essere ampio ed esauriente per giungere ad una modifica sostanziale della manovra».

Saglia: «Solo emendamenti autorizzati, altrimenti tutti a casa» - «È tempo di smetterla di giocare. Il Pdl si dimostri partito. Gli emendamenti si devono presentare solo con il consenso del segretario Alfano e del Capogruppo. Se la manovra si può migliorare lo si deve fare stando nel perimetro della maggiorana. Sennò tutti a casa». È quanto dichiara Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all'energia, in merito alle polemiche che si stanno creando intorno alla manovra.
«Ai colleghi che alzano il dito e dicono non ci sto dico basta. È un inutile stillicidio. Tutti sono pronti a dire che la manovra non va ma pochi hanno idee alternative».

Corsaro: «Niente furbate sulle province» - «Sia chiaro a tutti - avverte Massimo Corsaro, vice Presidente Vicario dei Deputati PDL - che se non si accetta un gentlemen's agreement per cui quanto inserito nella manovra sia un punto fermo, allora sarà difficile impedire la formazione di maggioranze spontanee che in Parlamento votino per l'abolizione integrale di tutte le provincie».
«La manovra, dolorosa ma necessaria, produce i suoi effetti in modo omogeneo: chiede ai lavoratori con redditi medio-alti, ai professionisti, al pubblico impiego, ai parlamentari ed agli amministratori locali. Tremonti ci ha convinti che il provvedimento fosse inevitabile, anche se non sempre ne abbiamo condiviso ogni dettaglio. Ora peró, per essere seri, in Parlamento dobbiamo partire da qui e vedere se non sia il caso di inserire ulteriori provvedimenti, a partire dall'effettivo innalzamento dell'età pensionabile o dal ritocco delle aliquote IVA».
«Quello che non é accettabile - sostiene Corsaro -, é che si tentino furbate su quanto é stato deliberato dal Governo solo due giorni fa. Non é pensabile che, dopo aver detto che avremmo tagliato tutte le provincie sotto i 300.000 abitanti, si cerchino scorciatoie per diminuire il numero delle amministrazioni da chiudere».

Brambilla: «Liberalizzazione orari negozi un bene per il turismo» - «La liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura degli esercizi commerciali, che abbiamo inserito nella manovra, è strategica per il turismo.» Così il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, commenta la norma da lei proposta. «Rispetto alla norma già inserita nel precedente decreto - continua il Ministro - abbiamo voluto estendere questa possibilità a tutti i Comuni italiani, oltre a quelli già classificati come turistici. Vogliamo, infatti, dare all'Italia intera la possibilità di puntare su questo settore, con i benefici che porterà alle economie dei territori, e allo stesso garantire ai turisti di tutto il mondo il livello di servizi che già sono abituati a trovare nel resto di Europa e non solo.«
«Si tratta di una vera rivoluzione - conclude il Ministro Brambilla - che garantirà il diritto di iniziativa economica privata, nel solco della modifica dell'articolo 41 della Costituzione, con grande vantaggio per la nostra economia».