Attivista No Tav trascorre la notte su un albero nel cantiere
Continua lo sciopero della fame, a 20 metri da terra
TORINO - Ha trascorso tutta la notte su un albero, scendendo di qualche metro, solo perché la valle in cui sorge il cantiere della Maddalena di Chiomonte è stata battuta da forti raffiche di vento. Turi Cordaro, più noto alle cronache locali come «Turi Vaccaro», dopo essersi legato ai cancelli della recinzione del cantiere,ieri mattina, per protesta contro la Tav, si è issato nel tardo pomeriggio su un albero, dopo essere riuscito a intrufolarsi all'interno dell'area presidiata dalle forze dell'ordine.
Lì sta continuando il suo sciopero della fame iniziato giorni fa e chi lo conosce in Valle dice che sarà molto difficile convincerlo ad abbandonare questa forma di protesta. «E' uno tosto» dicono a Chiomonte. Vaccaro aveva sfidato a torso nudo e scalzo, lo scorso 27 giugno, la ruspa usata dalle forze dell'ordine per sgomberare la cosiddetta «Libera Repubblica della Maddalena» il fortino No Tav che era stato allestito a giugno nel luogo dove ora sorge la recinzione del cantiere.
Armato solo di una coperta, un pile e una bottiglia d'acqua, passatagli stanotte da un compagno di proteste, ieri l'uomo ha rifiutato di essere imbragato da corde e moschettoni offertigli dai Vigili del Fuoco, preoccupati per la sua incolumità visto che l'uomo si è issato ad un'altezza di circa 20 metri.
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