Domani la Giunta della Camera vota su arresto Papa. La Lega tace
Il Deputato del Pdl presenta nuovi documenti. Paolini: «Domani dirò la mia»
ROMA - Sarà domani il giorno del primo voto sulla richiesta di arresto nei confronti di Alfonso Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P4. E solo domani la Lega dirà qual è la sua posizione. Ha taciuto anche oggi infatti il deputato del Carroccio Luca Paolini durante la riunione della Giunta per le Autorizzazioni di questa mattina in cui si è deciso lo slittamento della votazione a domani.
«Oggi - ha spiegato ai giornalisti - ho sentito le posizioni dell'opposizione e risentito Papa che ha aggiunto qualche elemento a mio avviso non decisivo né risolutivo. Domani mattina farò la relazione a nome mio e del collega Follegot». Un atteggiamento, quello della Lega, «seccante» secondo il finiano Giuseppe Consolo: «Stendiamo un velo pietoso. Capisco che si tratta di decisioni delicate ma non sarà un giorno in più o in meno a cambiare le cose...».
A prendere la parola oggi dopo aver ascoltato Papa sono stati il deputato del gruppo Misto Mario Pepe, il responsabile Elio Belcastro, l'Idv Federico Palomba, la democratica Donatella Ferranti e l'Udc Pier Luigi Mantini. Quest'ultimo, a nome del terzo polo, ha ribadito il sì all'arresto del deputato del Pdl: «Non ci sono nella richiesta di custodia cautelare elementi di manifesta infondatezza. Papa non ci sembra un perseguitato dalla giustizia né un assetato di giustizia». La pensa così anche la deputata del Pd Ferranti: «Non c'è nessun elemento che testimoni la persecuzione da parte dell'autorità giudiziaria». Quanto alla difesa di Papa, che ha sostenuto di essere vittima di un complotto di ex colleghi della Procura di Napoli per avere preso le parti del procuratore Agostino Cordova nel 2000, la democratica osserva: «Woodcock all'epoca era uditore giudiziario e quindi non poteva avere nessun ruolo nei confronti della cordata di Cordova né contro Papa. C'è una certa amarezza nel fatto che tutta la difesa di Papa sia improntata su un complotto assolutamente infondato».
Domani tirerà le sue conclusioni anche il relatore del caso, il deputato Pdl Francesco Paolo Sisto che non ha dubbi: «Non ho mi visto un simile fumus persecutionis. Oggi Papa ha portato in Giunta documenti decisivi da cui si evince che da parlamentare è stato intercettato». La Giunta domani è convocata alle 8.30.