25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Manovra finanziaria

Arriva la «norma Mondadori», l'Idv si rivolge al Quirinale

Orlando: «Napolitano lo eviterà». Il leader del PD Bersani: «Un insulto al Parlamento»

ROMA - Nella manovra spunta una norma che l'opposizione già chiama «salva-Fininvest» e subito scoppia la polemica. Nel testo del provvedimento inviato al capo dello Stato per la controfirma ci sono, tra l'altro, due modifiche al codice di procedura civile: una sospende in appello l'esecuzione delle condanne civili che superano i dieci milioni di euro, l'altra stoppa in Cassazione quelle che vanno oltre i 20 milioni di euro in cambio di una idonea cauzione. Una norma che si applicherebbe al caso Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi condannata in primo grado a risarcire la Cir con 750 milioni di euro ed in attesa la sentenza d'appello. «Una cosa del genere - ha detto Bersani - sarebbe la prova che per tutti gli italiani la manovra sarà un problema e per il presidente Berlusconi una soluzione. Voglio credere che non si insulti il Parlamento trasmettendogli una norma del genere».

Una grana sul tavolo del presidente della Repubblica, che ora deve controfirmare il decreto, valutandone tra l'altro i requisiti di necessità e urgenza. E, come sottolinea il senatore Pd e costituzionalista Stefano Ceccanti, «la norma sul 'lodo' evidenzia una concezione ad personam dei requisiti di 'necessità e urgenza'». L'Idv ha subito attaccato: «Se nel testo definitivo della manovra ci fosse una norma criminogena, volta ad assicurare a Berlusconi - ha detto Di Pietro - l'annullamento del pagamento dovuto al gruppo De Benedetti, sarebbe la dimostrazione che il governo ha perso il senso del limite e il senno. Come si può approfittare così delle istituzioni?». E il portavoce del partito Leoluca Orlando ha aggiunto: «Siamo certi che Napolitano vorrà evitare questa ennesima vergogna».

Si vedrà se si arriverà ad una nuova tensione tra Quirinale e maggioranza su questo punto. Di sicuro, riferiscono fonti parlamentari, la «norma Mondadori» è stata una sorpresa per il Colle. Il vice-segretario del Pd Enrico Letta spiega che la questione è «il primo banco di prova per il partito degli onesti» annunciato da Angelino Alfano e il Pdl farebbe bene a «ritirarla». La vicenda è ora affidata alla valutazione del Quirinale e ai contatti informali che in questi casi non mancano mai.