18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
L'Anci diserta l'incontro con il Governo

Manovra, forse oggi il testo al Colle

Richiamo da Napolitano. Comuni sul piede di guerra: Schiaffo immotivato

ROMA - Il varo della manovra e la nomina di Angelino Alfano a segretario politico del Pdl saranno pure alle spalle. Ma quella che si apre oggi non sarà certo una settimana più «light» di quella appena trascorsa per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E il primo nodo si chiama ancora manovra che, seppure varata, non ha ancora un contenuto certo.

Al Quirinale, come ha riferito ieri una nota, il testo non è ancora arrivato: dovrebbe essere trasmesso oggi. Il fatto è, però, che appena filtra una nuova indiscrezione, come accaduto per il blocco della rivalutazione delle pensioni, parte una levata di scudi. E non solo da opposizioni e sindacati, ma pure dalla Lega. Bossi ha avvertito nel fine settimana che non ci sta a nuovi ritocchi alla previdenza. Mentre la nota del Colle ha dato fiato tanto alle proteste delle opposizioni come al malumore e allo scetticismo di Regioni, Province e Comuni.

«Il Quirinale - ha commentato Bersani - dice le cose come stanno. Non è una novità: al Consiglio dei Ministri arrivano documenti che poi vengono ampiamente rimaneggiati e a volte arrivano addirittura le cartelline vuote. Questa manovra verrà fatta in 20 giorni con un voto di fiducia preteso da un governo che non ha più la fiducia degli italiani». «Hanno ignorato i Comuni - ha denunciato alla Stampa il 'reggente dell'Anci Osvaldo Napoli che del Pdl è anche vicepresidente del gruppo alla Camera e che quindi la fiducia sarà chiamato a votare- da uomo del Pdl sono amareggiato e deluso. Questa manovra è uno schiaffo a piena mano che ci viene dato senza ragioni e senza motivi. Non credo che lunedì andremo all'incontro: avrebbe dovuto esserci prima, non dopo il varo in Cdm. Spero che in Parlamento ci sia la sensibilità di capire e fare modifiche».