5 maggio 2024
Aggiornato 06:30
I No Tav in Valsusa

Questura: 188 feriti tra le Forze dell'Ordine, cifra destinata a salire

Tra cui 130 tra reparti mobili, 37 Carabinieri, 15 Finanzieri

ROMA - E' sempre più pesante il bilancio dei feriti, almeno 188, tra le forze dell'ordine dopo i duri scontri avvenuti oggi in Val di Susa con le frange violente del movimento No-Tav.
Secondo quanto comunicato in serata dalla Questura di Torino il numero dei feriti, tra gli appartenenti alle Forze di Polizia, al momento è il seguente: 1 Primo Dirigente della Polizia di Stato; 5 Funzionari della Polizia di Stato; 130 operatori dei Reparti Mobili; 37 Carabinieri; 15 Finanzieri.

La Questura precisa che il bollettino dei feriti è destinato ad aumentare, tenuto conto che alcuni degli appartenenti alle Forze di Polizia che stamattina sono stati coinvolti negli scontri contro gli antagonisti in località La Maddalena, al termine del servizio si porteranno presso un nosocomio cittadino per le cure del caso.

Completati gli accertamenti di rito, l'Ufficio Digos procedente ha confermato di aver tratto in arresto 4 antagonisti, per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, i quali sono stati altersì indagati in stato di libertà per i reati di getto pericoloso di cose e possesso di materiale esplodente. Un ulteriore manifestante fermato è stato, invece, denunciato a piede libero per i medesimi reati.

A termine giornata si conferma la presenza complessiva di circa 6000 manifestanti, di cui 3000 del movimento No Tav aderenti al corteo «istituzionale» partito da Exilles e terminato a Chiomonte. Gli altri 3000 manifestanti, invece, sono coloro che sono giunti al sito della Maddalena, in parti uguali, da Giaglione e Ramat.

Si segnala, ancora, il lancio di bottiglie molotov da parte dei manifestanti aderenti all'area più oltranzista del movimento, all'indirizzo delle Forze di Polizia, poste a presidio dell'area alta del cantiere (area archeologica), fortunatamente inesplose. Le stesse, successivamente, al termine degli scontri registrati e degli arresti dei manifestanti effettuati proprio in quell'area, sono state rinvenute e sequestrate da personale Digos.