Berlusconi: Non sono contrario alle primarie, ma no a infiltrati
Il Premier alla «Telefonata» di Belpietro: Bisogna «essere certi che non siano della sinistra»
ROMA - Sì alle primarie, ma con cautela: così il presidente del Consiglio Berlusconi questa mattina mentre si dibatte del futuro del pdl ora che Angelino Alfano diventa segretario politico nazionale e viene indicato come il potenziale futuro leader della attuale maggioranza. «Io non sono contrario» alle primarie «purchè si arrivi ad essere certi» che i votanti siano dei veri sostenitori del Pdl e non degli «infiltrati di sinistra». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante La Telefonata con Maurizio Belpietro su Canale 5.
«NESSUNA INDICAZIONE PER IL REFERENDUM» - Il Pdl e il governo «non hanno dato indicazioni» sui referendum del 12 e 13 giugno «ma abbiamo dato assoluta libertà di scelta ai nostri elettori» ha detto Berlusconi aggiungendo però che i referendum «nascono da intenzioni demagogiche», per esempio quello sull'acqua «è fuorviante» perchè in realtà non si vuole privatizzare l'acqua ma «si punta a mettere fine agli sprechi». Comunque sia «l'esito del referendum non ha nulla nulla a che vedere con il governo».
«MONUMENTO A TREMONTI» - «Noi e gli italiani dovremmo fare un monumento a Tremonti e a tutto il governo» ha detto ancora Berlusconi. «Stiamo uscendo dalla crisi senza usare gli strumenti di altri paesi europei, «non abbiamo aumentato nessuna imposta e non abbiamo messo mai, mai le mani nelle tasche degli italiani».
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