Napolitano: Sfide dure per il Paese, basta conflittualità politica
«Davvero si teme un eccesso di consensualità?»
ROMA - C'è «il bisogno, che io avverto già da tempo, di un richiamo alla durezza delle sfide che ci attendono e che già ci incalzano» senza indugiare «nell'attuale grado di conflittualità» politica e sociale. E' il richiamo che ha lanciato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la Festa del 1 maggio al Quirinale.
Napolitano, pensando sia alle forze politiche che a quelli sindacali, si è chiesto se «si tema davvero che possa prodursi un eccesso di consensualità o un rischio di cancellazione dei rispetti tratti identitari e ruoli essenziali». Siamo invece davanti a sfide così dure che sono capaci «di mettere alla prova ed esporre a incognite gravi tutti gli attori sociali e politici e in definitiva il profilo storico, il peso, il futuro della nazione». È per questo che, rivendica Napolitano, i propri appelli fondati su dati concreti non possono essere liquidati né con «galateo istituzionale» né con un «esercizio di ipocrisia istituzionale» perché l'interesse nazionale è una cosa concreta «e non un ingannevole simulacro».