28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Festa del Primo Maggio

Napolitano: Serve nuovo clima di coesione politica e sociale

«Naturali i contrasti ma non la loro esasperazione»

ROMA - L'Italia ha davanti a sè «sfide dure» e tra le condizioni «di successo» c'è «certamente quella dell'avvio di un nuovo clima di coesione sia politica sia sociale». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando al Quirinale per la Festa del 1 maggio.

Tra «gli obiettivi ineludibili ci sono il consolidamento dei conti pubblici e una crescita più sostenuta» insieme alla capacità di dare una risposta «alle esigenze e alle domande delle giovani generazioni». Il capo dello Stato parla sia al mondo politico che alle parti sociali e ai sindacati dei lavoratori. E si chiede, riferendosi agli uni come agli altri, se «è inevitabile l'attuale grado di conflittualità, se è impossibile l'individuazione di interessi e di impegni comuni». Una domanda che il capo dello Stato si fa tenendo ben presente che sarebbe «fuorviante e irrealistico immaginare il superamento di naturali contrasti tra mondo delle imprese e mondo del lavoro o di motivi di attrito e competizione tra le diverse organizzazioni dei lavoratori». Ma una cosa è la normale dialettica, sia politica, che sindacale, che riferita alle relazioni industriali, un'altra è la conflittualità esasperata e la rottura della coesione politica e sociale del paese.