Terzo Polo: Alcune perplessità ma pronti a discutere
«Il Nuovo Polo presenterà le proprie proposte nel corso dell'iter parlamentare. Ma subito leggi ordinarie per l'efficienza»
ROMA - Il Terzo polo «prende atto delle positive affermazioni del presidente del Consiglio che ha dichiarato conclusa la stagione delle leggi ad personam, naturalmente si attende conseguenti comportamenti dal governo e dalla maggioranza fino al termine della legislatura» e si dice pronto a discutere nel merito in Parlamento la riforma della giustizia varata oggi dal Consiglio dei ministri pur esprimendo «forti perplessità» su alcuni punti.
IMPULSO RIFORMATORE - «Il Nuovo Polo presenterà le proprie proposte nel corso dell'iter parlamentare per garantire un forte impulso riformatore nel più rigoroso rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura», si legge in una nota diffusa al termine di una riunione a Montecitorio con il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, il leader di Api, Francesco Rutelli, il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, il presidente dei senatori centristi, Giampiero D'Alia, i componenti del nuovo polo delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali, i vertici di Mpa e Libdem.
LE PERPLESSITÀ - «In questo senso - prosegue il comunicato - alcune norme in particolare destano perplessità che dovranno essere risolte». Tra queste, ha spiegato Bocchino, «la cancellazione dalla Costituzione dell'obbligatorietà dell'azione penale e le ispezioni del Ministro della Giustizia al Csm». Infine, «poiché l'iter di riforma costituzionale è lungo e complesso, i parlamentari del nuovo polo intendono da subito incalzare il governo con proposte di riforma ordinaria per rendere più efficiente il sistema giudiziario nell'interesse di tutti i cittadini».
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