25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Torino 2011

Urne aperte per le primarie del dopo Chiamparino

Partita a due tra Fassino e Gariglio, ma c'è l'outsider Passoni che sogna di ripetere «Quel che è successo a Milano» con Pisapia

TORINO - Aperti da stamattina alle 8 i seggi delle primarie del centrosinistra torinesi, che stanno registrando un'alta affluenza. Nel seggio in cui ha votato il candidato a sindaco Piero Fassino, all'isola pedonale della Crocetta, c'era una coda consistente.
Fassino, che si è recato a votare intorno alle 11.00 ha espresso soddisfazione per l'alta affluenza alle urne: «Ero sicuro di una grande affluenza, in questa campagna ho registrato una grandissima simpatia e consenso. Ancora una volta i cittadini dimostrano di essere più saggi di chi fa le previsioni ».

Dopo quaranta giorni di campagna elettorale, aspra e densa di polemiche, soprattutto all'interno del Pd, Fassino davanti al seggio elettorale getta acqua sul fuoco e sfodera il massimo fair play: «E' stata una campagna vera che ho condotto parlando di Torino ai torinesi e raccogliendo domande ed esigenze dei torinesi. Credo che se oggi come si sta verificando - ha concluso - ci sarà una grande partecipazione questo farà bene al centrosinistra, a Torino e alla democrazia in generale».

Anche Davide Gariglio si è recato alle urne questa mattina, accompagnato dai genitori, al seggio allestito in strada antica di Collegno, alla periferia sud del capoluogo piemontese: «Ho cercato di proporre un progetto innovativo per la città - ha detto - e mi aspetto oltre 40 mila persone a votare oggi».
Anche le esternazioni di Gariglio virano verso il fair play: e se vincerà il suo avversario, ha detto : «lo sosterrò e non ho dubbi, conoscendolo, che lui farà lo stesso con me nel caso vincessi». La conferma non tarda ad arrivare: «Se Vince Gariglio - gli fa eco Fassino dalla Crocetta - avrà il mio sostegno».

Tornato il fair play tra i due sfidanti del Pd. Fra Fassino e Gariglio, la sorpresa potrebbe arrivare dall'assessore al Bilancio della Giunta Chiamparino, Gian Guido Passoni, l'outsider che sogna di ripetere: «Quel che è successo a Milano» con Pisapia.