19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Biotestamento

Bagnasco difende il ddl: Difende malati dalle Sentenze

Il Cardinale: «I malati terminali rischierebbero di essere preda di decisioni altrui»

ROMA - La legge sul testamento biologico che sta per essere discussa alla Camera «non è una legge cattolica.
Semplicemente rappresenta un modo concreto per governare la realtà e non lasciarla in balia di sentenze che possono a propria discrezione emettere un verdetto di vita o di morte»: lo afferma il cardinale Angelo Bagnasco in un'intervista a Andrea Tornielli sul Giornale.
«I malati terminali - aggiunge il presidente della Cei - rischierebbero di essere preda di decisioni altrui. Precisare poi che l'alimentazione e l'idratazione non sono delle terapie, ma funzioni vitali per tutti, sani e malati, corrisponde al buon senso dell'accudimento umano e pongono un limite invalicabile, superato il quale tutto è possibile».