Napoli: la marea di fango ricadrà sulle opposizioni allo sbando
Lo ha detto il vicepresidente dei deputati Pdl: «Giuste le riflessioni di Maroni. Forte e intatto è il consenso degli italiani all'azione dell'esecutivo e del premier»
ROMA - «Da qui al 2 febbraio non cambia nulla nella coesione della maggioranza, ma sarà l'opposizione a dover cambiare se non vuole precipitare il Paese alle urne bocciando il federalismo. Con l'incubo per Bersani, Fini e Casini di vedere la marea di fango che torna indietro come una risacca». Lo ha detto il vicepresidente dei deputati Pdl Osvaldo Napoli, sottolineando come «il governo e la maggioranza sono saldi e forti» e «forte e intatto è il consenso degli italiani all'azione dell'esecutivo e del premier.«
«BENE MARONI» - «Lo dicono tutti i sondaggi, di istituti vicini o lontani dal centrodestra: agli italiani laboriosi e a chi un lavoro lo cerca - ha affermato ancora Napoli - interesserebbe conoscere le ricette delle opposizioni per i loro problemi ma da questo versante c'è un silenzio tombale. Bersani, Casini e Fini sono a rimorchio di Santoro e sono tristi pupazzi nel circo mediatico che travolgerà loro ma non certo Berlusconi. E' il senso delle riflessioni del ministro dell'Interno Roberto Maroni, uomo di primordine e il più indiscusso dei ministri per competenza. Sul federalismo si deve trattare, ma le opposizioni si illudono e andranno a sbattere di brutto se pensano di trasformare gli approfondimenti del decreto delegato in un ricatto alla maggioranza con il proposito di sconvolgerne gli equilibri».
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