I Legali del Premier: indagine assurda e infondata
«Si tratta in realtà di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio»
ROMA - «La nuova indagine nei confronti del presidente del Consiglio da parte della Procura di Milano appare talmente assurda ed infondata in fatto ed in diritto che non meriterebbe commento alcuno. Si deve però osservare che le ipotesi prospettate sono già state ampiamente smentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonisti». Lo affermano in una dichiarazione congiunta gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, legali del premier Silvio Berlusconi, commentando l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio per la vicenda Ruby.
«Il depositare in questa fase parziale stralci di atti di indagine, fra cui moltissimi giuridicamente inutili e confezionati in chiara prospettiva accusatoria, fa apparire questa vicenda più mediatica che processuale, che non potrà che concludersi con una doverosa archiviazione. Si tratta in realtà di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio - aggiungono Longo e Ghedini - che non ha precedenti nella storia giudiziaria del Paese e che dimostra la insostenibile situazione dei rapporti con una certa parte della magistratura».
- 20/02/2020 Morte Imane Fadil, Giudice in riserva su archiviazione indagine. La famiglia: «Vogliamo sapere se si poteva salvare»
- 17/02/2020 Ruby ter, trovati oltre 400mila euro sui conti esteri dell'ex marito Luca Risso
- 16/12/2019 Ruby ter, Ambra Battilana e le notti di Arcore: «Berlusconi? Pensavo fosse un imitatore invece era lui»
- 09/12/2019 Ruby ter, il teste: Barbara Guerra minacciava Berlusconi, «mostro i video e canto»