28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Caso Ruby

I Legali del Premier: indagine assurda e infondata

«Si tratta in realtà di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio»

ROMA - «La nuova indagine nei confronti del presidente del Consiglio da parte della Procura di Milano appare talmente assurda ed infondata in fatto ed in diritto che non meriterebbe commento alcuno. Si deve però osservare che le ipotesi prospettate sono già state ampiamente smentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonisti». Lo affermano in una dichiarazione congiunta gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, legali del premier Silvio Berlusconi, commentando l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio per la vicenda Ruby.
«Il depositare in questa fase parziale stralci di atti di indagine, fra cui moltissimi giuridicamente inutili e confezionati in chiara prospettiva accusatoria, fa apparire questa vicenda più mediatica che processuale, che non potrà che concludersi con una doverosa archiviazione. Si tratta in realtà di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio - aggiungono Longo e Ghedini - che non ha precedenti nella storia giudiziaria del Paese e che dimostra la insostenibile situazione dei rapporti con una certa parte della magistratura».