19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Brembate di Sopra

Yara, prevale la pista del sequestro: pronto l'appello dei genitori

Domani i genitori della ragazza sparita parlano per la prima volta in pubblico

BERGAMO - Prevale la pista del sequestro per il giallo di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo) scomparsa nel nulla nel tardo pomeriggio del 26 novembre, mentre rientrava a casa dal centro sportivo che frequentava spesso. Ma anche in questo caso, come per tante altre piste che sono state ipotizzate in un mese, non è chiaro in quale quadro il presunto sequestro sarebbe stato messo in atto, e soprattutto con quale movente.
Esclusa l'estorsione, gli inquirenti valutano però alcuni elementi e indizi che fanno pensare all'azione di due o più persone che hanno fatto sparire la ragazzina, giovane promessa della ginnastica ritmica. Una circostanza che è stata riferita anche al padre di Yara Gambirasio, che è stato a colloquio con i carabinieri anche nella mattinata della vigilia di Natale. Uscendo dalla caserma dei carabinieri Fulvio Gambirasio aveva dichiarato di «mantenere ancora la speranza di ritrovare viva mia figlia».

Non a caso domani mattina alle 10 i genitori di Yara parleranno per la prima volta in pubblico, utilizzando gli spazi dell'ex colonia elioterapica di Brembate Sopra, dove per alcuni giorni è stata ospitata la base delle ricerche della ragazzina. Secondo le prime indiscrezioni Maura e Fulvio Gambirasio ringrazieranno le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e tutti i volontari della protezione civile che da 31 giorni lavorano per cercare di ritrovare Yara. Ma lanceranno anche un appello a chi, da un mese, tiene nascosta loro figlia. Come se ci fosse la convinzione, da parte dei genitori e anche degli inquirenti, che la tredicenne è ancora viva.