28 agosto 2025
Aggiornato 12:00
Il delitto di Avetrana

Zio Michele annuncia nuove rivelazioni

Un giallo senza fine ricco di colpi di scena. Il medico legale: «Le cicatrici compatibili con le unghiate»

TARANTO - Michele Misseri potrebbe cambiare ancora versione ed aggiungere dell'altro a quanto detto nell'incidente probatorio sull'omicidio della nipote Sarah Scazzi in cui ha confermato l'accusa alla figlia Sabrina che sarebbe stata la vera assassina. Queste è quanto ha detto uno dei suoi legali, Daniele Galoppa, nel corso della trasmissione Quarto grado di ieri sera.
La notizia arriva dopo che nel pomeriggio si era appreso che lo stesso Michele Misseri aveva chiesto ai magistrati della Procura di Taranto di essere ascoltato senza i suoi legali; Galoppa da una settimana circa è stato affiancato da Francesco De Cristafaro del foro di Roma, ma la Procura tarantina aveva rigettato questa «inusuale» richiesta.

Ma nuovi particolari intanto emergono anche dall'esame autoptico che il professor Luigi Strada, il medico legale nominato dalla Procura di Taranto per eseguire l'autopsia ed i rilievi di rito anche su Michele Misseri, sta facendo in questi giorni. Infatti, secondo il medico legale le cicatrici trovate sulle braccia di Michele Misseri nella visita legale cui era stato sottoposto il 7 ottobre, giorno in cui inizialmente confessò l'omicidio della nipote, sono ferite compatibili con «unghiature vecchie di 40 giorni», potrebbero cioe' risalire al giorno di agosto in cui la nipotina fu uccisa.

La notizia della perizia è stata confermata, ieri sera sempre durante la trasmissione 'Quarto grado' da Enrico Risso, consulente medico del collegio difensivo di Sabrina Misseri.
Strada, nella relazione preliminare consegnata alle parti l'11 novembre scorso in occasione dell'udienza del tribunale del riesame che aveva confermato la detenzione di Sabrina Misseri, aveva detto che le cicatrici erano compatibili con ferite che Misseri diceva di essersi procurato lavorando nei campi, tra le viti. Il parere medico che afferma la compatibilità delle cicatrici con 'unghiature', invece, risale al 17 novembre scorso, sei giorni dopo l'udienza del tribunale del riesame. Quindi un giallo senza fine che potrebbe già nei prossimi giorni riservare delle sorprese.