Caso Ruby
Fiorillo: Maroni forse ha parlato per ragion di Stato
La pm dei minori: «Ma non si può violare la legalità»
ROMA - La versione dei fatti del ministro Maroni sulla vicenda Ruby può essere stata dettata da una sorta di «ragione di stato». Lo dice la pm dei minori Maria Fiorillo che, parlando a In 1/2 ora ripete di non riconoscersi nelle parole del ministro. La Fiorillo, quando le viene chiesto se ci sia o meno buona fede da parte del governo, risponde: «Non sono in grado di valutare se c'è buona fede o malafede, non mi compete assolutamente. Lui (Maroni, ndr) parlava a nome del Governo, quindi avrà anche delle ragioni politiche per aver detto quello che ha detto. Potrebbe essere... chiamiamola in modo molto generico 'ragione di stato'. Ma qualunque ragione di stato non può essere così assorbente da superare la violazione della legalità».
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