Domani l'«assedio» contro il ddl Gelmini
Viaggia su Internet il tam-tam degli studenti: «Il Parlamento fermi l'iter del provvedimento»
ROMA - Il grido di battaglia è chiaro: «Assediamo Montecitorio. Blocchiamo la riforma». Domani approda alla Camera il ddl Università predisposto dal ministro Gelmini e per quella mattina il 'net-work' della protesta studentesca ha lanciato con volantini negli atenei e tam-tam su internet una giornata di mobilitazione e protesta contro il provvedimento, con un presidio in piazza Montecitorio. L'iniziativa segue i cortei di sabato scorso - quando in diverse città italiane sono scesi in piazza, secondo gli organizzatori, 300.000 studenti - e le proteste spontanee in diverse università con occupazioni di facoltà e 'lezioni in piazza'.
FERMARE L'ITER - «Domani comincerà il countdown per la morte dell'università pubblica italiana: la discussione del ddl alla Camera è l'ultimo momento per contrastare la riforma e fermare il Ministro Gelmini. Il disinteresse non è più consentito, l'università pubblica è il fondamento di una società libera e democratica, il motore ultimo del progresso sociale, culturale, economico del nostro Paese», dice l'Unione degli Universitari: «Invitiamo tutti gli studenti alle 9 per chiedere al Parlamento di fermare l'iter di approvazione della riforma e di aprire una discussione seria con le parti sociali per affrontare i mali dell'università».
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