Sindaco di Adro: non ho ancora visto la lettera della Gelmini
Il Primo cittadino si dice orgoglioso della reazione dei suoi concittadini: «Difeso a spada tratta»
ADRO - «Non ho ricevuto niente di quello che raccontano. Fino a quando non ho la lettera ufficiale non ho motivo di dare risposte che non siano ipotetiche». Così Danilo Oscar Lancini, sindaco di Adro, commenta la notizia secondo la quale il ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini avrebbe scritto una lettera a lui rivolta in cui chiederebbe di rimuovere i simboli leghisti dalla scuola della cittadina.
Oggi il sindaco non era ad Adro in occasione della manifestazione promossa per la rimozione dei simboli come il Sole delle Alpi. «Sono in vacanza oggi, domani e se va avanti così le vacanze....» dice ridendo e lamentandosi delle troppe telefonate ricevute. Lancini si dice orgoglioso della reazione dei suoi concittadini di oggi. «Mi aspettavo questa reazione, mi hanno difeso davanti a persone che non sono di Adro, alle quali Adro non interessa. Si tratta di speculazione politica e partitica. Sono fiero e contento perchè hanno difeso il sindaco e l'amministrazione comunale a spada tratta. Chi manifesta sono i centri sociali della provincia di Brescia che nulla hanno a che fare con Adro: gli unici del paese erano cinque consiglieri comunali di minoranza e forse i loro parenti».
Riguardo ai simboli inseriti a scuola ribadisce: «I simboli ci sono, non sono presenti solo a scuola ma in tutto il paese. Non capisco perchè ci si debba offendere a vederli a scuola, e non in chiesa o nella sala civica, nell'androne della sede municipale, dove ce ne sono almeno due. Il Sole delle Alpi rappresenta la nostra storia, tradizione e radici, sono simboli celtici e pagani. Il Sole delle Alpi porta vita e non porta morte, allegria: sfido chi lo paragona alla svastica a trovare un solo riscontro».
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