Fino a tre anni per chi vìola la norma D'Addario
La Commissione Giustizia della Camera abbassa la pena introdotta al Senato
ROMA - Rischia fino a tre anni chi vìola la cosiddetta norma-D'Addario introdotta nel ddl intercettazioni al Senato. È stato approvato, infatti, in commissione Giustizia a Montecitorio, l'emendamento presentato da Enrico Costa che abbassa la pena massima da quattro a tre anni.
La norma, ribattezzata dall'opposizione con il nome della escort che registrò i suoi incontri privati con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, stabilisce che «chiunque fraudolentemente effettua riprese o registrazioni di comunicazioni e conversazioni a cui partecipa, o comunque effettuate in sua presenza, è punito con la reclusione fino a tre anni se ne fa uso senza il consenso degli interessati».
La punibilità è esclusa quando le riprese o le registrazioni vengano utilizzate nell'ambito di un procedimento volto alla definizione di una controversia, quando sono effettuate nell'ambito dell'attività di difesa della sicurezza dello Stato, e quando vengono effettuate ai fini dell'attività di cronaca da giornalisti professionisti.
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