3 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Politica estera

La Farnesina cambia pelle per promuovere il marchio Italia

Intervista al ministro degli Esteri Frattini sul «Messaggero»

ROMALa Farnesina cambia pelle. La riforma del dicastero, voluta dal suo titolare, Franco Frattini, è arrivata in porto. Una riforma che «rivoluziona le strategie internazionali del nostro Paese» e serve «a consacrare l'idea politica di una diplomazia al servizio del sistema Paese», spiega in un'intervista al Messaggero il Ministro, che attribuisce la paternità dell'idea al premier: «L'idea nacque già nel 2002, quando Silvio Berlusconi mi affidò questo incarico e mi disse: non voglio vedere più i diplomatici con il tight che fanno pranzi e cene, voglio vedere manager che promuovono il marchio Italia nel mondo».

RIPARTIZIONI TEMATICHE - Tecnicamente, con la riforma voluta da Frattini, le Direzioni generali non avranno più ripartizioni geografiche bensì tematiche: sicurezza, questioni globali, promozione del sistema-Paese, Unione europea. Ciascun Direttore generale avrà competenza complessiva mentre la visione settoriale spetterà ai Direttori centrali, veri e propri punti di forza dell'attività ministeriale.
«Punto saliente della riforma è la promozione della cultura italiana nel mondo», precisa Frattini, rispondendo alle critiche che evidenziavano l'eccessiva priorità data all'economia.