27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Appaltopoli

L'inchiesta sull'eolico scuote la Sardegna

Accertamenti dei Carabinieri su proprietà terreni. Il presidente della Regione: Cappellacci: sono sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura

CAGLIARI - La nomina di un dirigente e la proprietà di terreni. Sono questi due elementi su cui indagano gli inquirenti della Procura di Roma e i carabinieri del nucleo operativo di via In Selci, nell'ambito dell'inchiesta sugli impianti d'energia eolica che si sarebbero dovuti realizzare in Sardegna. Secondo quanto si è appreso è stata acquisita documentazione presso gli uffici della Regione Sardegna, a Cagliari.

I documenti riguardano sia i dettagli del progetto eolico che gli atti inerenti la nomina nel 2009 di un direttore generale dell'Arpas, l'azienda regionale per la protezione dell'ambiente in Sardegna. Nell'inchiesta sono coinvolte oltre al presidente della Regione Ugo Cappellacci anche uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini, l'imprenditore Flavio Carboni, e altre persone.

CAPPELLACCI: SONO SERENO - Il presidente della Regione, Cappellacci, si dice sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura. «Ho appreso dai giornali di essere indagato nell'ambito della nota vicenda riguardante gli investimenti nell'eolico. Aspetto tranquillo e fiducioso nel lavoro della Magistratura di conoscere i fatti e le circostanze oggetto di indagine». «Sono certo - aggiunge il presidente - che emergerà con tutta evidenza la correttezza, la trasparenza ed il rigore del lavoro della Giunta». «Sin dai prossimi giorni - conclude il presidente - trasferirò questa mia consapevolezza al Consiglio Regionale».
Al vaglio dei pm di Roma Rodolfo Sabelli e Ilaria Calò, e del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, ci sono sia degli accertamenti svolti rispetto alla proprietà di alcuni terreni dell'isola, che diverse intercettazioni. Nelle scorse settimane ad alcuni degli indagati, tra cui Carboni, è stata notificata un avviso di proroga dell'inchiesta.