11 ottobre 2024
Aggiornato 18:00
Giustizia | Inchiesta P3

La Procura di Roma chiede il giudizio per Dell'Utri, Verdini e Carboni

Violazione della legge Anselmi sulle società segrete e associazione per delinquere sono i principali reati contestati. Secondo la ricostruzione dei pm, si tratterebbe di una vera e propria «loggia». In totale chiesto il processo per venti persone

ROMA - La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di venti persone al termine delle indagini del procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e del sostituto Rodolfo Sabelli sulla cosiddetta P3. In particolare è stato chiesto il rinvio a giudizio del senatore del Pdl, Marcello Dell'Utri, dell'ex coordinatore del Pdl, Denis Verdini, dell'imprenditore Flavio Carboni. Violazione della legge Anselmi sulle società segrete e associazione per delinquere sono i principali reati contestati.

Secondo la ricostruzione dei pm, si tratterebbe di una vera e propria «loggia», i cui leader, avrebbero «costituito, organizzato e diretto» un'associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata «di delitti di corruzione, abuso d'ufficio, illecito finanziamento, diffamazione e violenza privata». L'associazione, in base alla ricostruzione degli inquirenti come si leggeva nell'atto di chiusura dell'indagine, sarebbe stata «caratterizzata dalla segretezza degli scopi» e sarebbe stata «volta a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonché apparati della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali».
«Errare è umano, perseverare è diabolico» ha commentato laconico l'avvocato Renato Borzone, il difensore di Flavio Carboni, aggiungendo: «Speriamo di trovare finalmente un giudice, se ci sarà un giudice a Berlino - come per il mugnaio di Potsdam che chiedeva giustizia per il sopruso subito da un nobile Ndr - il mio assistito ne uscirà indenne, come è avvenuto un mese fa anche per la vicenda della morte di Calvi».