19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Berlusconi: «ieri un carro lugubre»

Santoro «dribbla» lo stop ai talk show

Il Pd con il conduttore: «Censura boomerang». Forse il caso in Cda

ROMA - Il Paladozza a Bologna pieno, tredici per cento di share sulle tv, 300 mila contatti per seguire l'evento su Internet. Con Raiperunanotte Michele Santoro va a segno, ma la trasmissione evento con cui il conduttore di Annozero ha dribblato lo stop ai talk show politici è solo l'inizio di un nuovo capitolo del «caso Santoro». Che prima di finire con ogni probabilità in Cda Rai la prossima settimana scatena le critiche, anche verbalmente pittoresche quando non decisamente forti, di tutto il Pdl, Berlusconi in testa: «un lugubre carro di Tespi», dice il Premier citando il drammaturgo greco che secondo Orazio girava l'Attica con un carro su cui montava un palco. Espressione che poi, durante il fascismo, divenne sinonimo del teatro ambulante.

E' sul boom di ascolti che il Pdl si scatena parlando da stamani di «flop clamoroso» se è vero, dicono il portavoce Capezzone e il Vicepresidente della Vigilanza Lainati, che su Sky e Current lo share ha solo sfiorato il tre per cento. Un sei per cento sulle piattaforme satellitari che sommato al sette delle tv locali e ai 300 mila contatti per lo streaming su internet, 125 mila solo sul sito Raiperunanotte, fanno gongolare Santoro. Un «successo clamoroso», dice il conduttore, convinto di aver fatto il giusto, e non contro la Rai, anzi con «un atto d'amore» per l'azienda». Ma il Pdl è tutto all'attacco. Santoro disprezza la democrazia per Sandro Bondi, e mette in scena, parola di Ignazio La Russa «una intollerabile predicazione dell'odio», peraltro inutilmente: «non sposta un voto», aggiunge infatti il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl e anzi, chiosa Antonio Leone, del Pdl è proprio «lo sponsor» migliore. Tra i berluscones c'è anche chi si spinge oltre, come Osvaldo Napoli che parla di «splendida kermesse di coprofagi». Santoro è un «capocomico» dice il vice ministro Romani, e «spero che l'opposizione non ci si riconosca».

Con Raiperunanotte vince la rete, la possibilità di fare un'altra tv e soprattutto si «dimostra - dice il segretario Pd Bersani - che la censura nei tempi moderni è inutile, è un'assurdità, può perfine essere un boomerang». E le voci che Berlusconi voleva spegnere, solo perché scomode - osserva Silvana Mura, Idv - sono state ascoltate da molti ad un volume dieci volte più ampio».