Cei: la pedofilia è un crimine odioso e peccato grave
Cardinale Bagnasco: «Ancora più grave se compiuto da Sacerdoti»
ROMA - La pedofilia è «un crimine odioso, ma anche un peccato scandalosamente grave», secondo il cardinale Angelo Bagnasco, che, aprendo i lavori del consiglio permanente della Cei, esprime un «insopprimibile senso di vergogna» a nome dei vescovi italiani.
«Indirizzando sabato scorso la sua lettera ai cattolici d'Irlanda e affrontando con loro a cuore aperto il problema, ovunque doloroso là dove si verifica, degli abusi sessuali compiuti su minori da ecclesiastici - crimine odioso, ma anche peccato scandalosamente grave che tradisce il patto di fiducia iscritto nel rapporto educativo - il Papa ha posto un limite invalicabile alla perniciosa tendenza a cercare scuse in attenuanti e condizionamenti», afferma il porporato.
«Senza dubbio - ha detto l'arcivescovo di Genova - la pedofilia è sempre qualcosa di aberrante e, se commessa da una persona consacrata, acquista una gravità morale ancora maggiore. Per questo, insieme al profondo dolore e ad un insopprimibile senso di vergogna - conclude Bagnasco - noi vescovi ci uniamo al Pastore universale nell'esprimere tutto il nostro rammarico e la nostra vicinanza a chi ha subìto il tradimento di un'infanzia violata».
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