25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Programma nucleare iraniano

Frattini: sì a sanzioni condivise, Teheran ha perso tempo

«La Francia ha ruolo forte come presidente del Consiglio di sicurezza ONU»

PARIGI - Finora l'Iran ha risposto alle proposte negoziali della comunità internazionale con una perdita di tempo, ed è giunto il momento di passare a sanzioni condivise da tutti i paesi. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo alle domande degli studenti durante una conferenza a Sciences-Po a Parigi. Frattini ha detto che «è necessario obbligare il regime a decidere che la negoziazione è la strada buona e per questo c'è il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Francia ha una grande opportunità in questo ambito perché è presidente del Consiglio di sicurezza».

Riferendosi agli altri membri permanenti, il ministro degli Esteri ha detto che non è nell'interesse di nessuno avere un rischio atomico vicino ai propri confini. «Credo che la Russia sia quasi convinta e che la Cina non abbia interesse ad avere la bomba iraniana vicina, così come molti altri paesi arabi». Parlando della necessità di imporre sanzioni a Teheran, Frattini ha detto che «bisogna avere sanzioni condivise non solo dall'Unione europea e dagli Stati Uniti, ma anche da paesi come l'India, la Turchia e quelli dell'America Latina. Credo che la Comunità internazionale stia mettendo in gioco la propria credibilità».

«Abbiamo fatto un'offerta all'Iran di arricchire l'uranio fuori dal paese che concilia la trasparenza con il diritto di Teheran all'uso civile del nucleare», ha detto il ministro, «per ora la risposta è stata solo una perdita di tempo».