26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
«Quello che mi è successo, del resto, ha fatto comodo a tanti»

Marrazzo: «Volevo lasciare prima dello scandalo»

Lo sfogo dell'ex Governatore: «Sono stato scarnificato dai media. Senza mia moglie sarei già morto»

ROMA - «Mi è stato riservato un trattamento che non ha precedenti. Sono stato «scarnificato» dai media, si è lasciato che giornali, riviste e tv si cibassero di me e di questa storia. In altre epoche e altri personaggi non sarebbe mai accaduto. Quello che mi è successo, del resto, ha fatto comodo a tanti...». E' quanto sostiene Piero Marrazzo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Il governatore si sfoga, prosegue il quotidiano, chiuso nella sua casa sulla via Tiberina.

ERRORE ENORME - «Senza di lei sarei già morto», dice parlando della moglie Roberta Serdoz. Ma aggiunge: «Non voglio uscire, non voglio che la gente mi riconosca».
«Ho commesso un errore enorme - prosegue Marrazzo - anche perché ho sempre saputo che uno scheletro così nell'armadio proprio non è compatibile con una carica pubblica. Avrei dovuto essere senza macchia nè peccato, con la popolarità che avevo».

VOLEVA GIÀ LASCIARE - Secondo il Corriere della Sera, Marrazzo aveva già deciso di lasciare la politica prima che lo scandalo esplodesse: «Avevo già deciso di comunicare la mia decisione con una lettera da diffondere il martedì successivo alle primarie», è il virgolettato riferito al cronista da una persona che ha fatto visita in questi giorni all'ex governatore. E sempre secondo il Corriere, Marrazzo aveva ricevuto segnali, riferisce chi gli ha parlato in questi giorni: «In un colloquio politico nel giugno scorso fui avvisato, mi venne detto che mi avrebbero attaccato a ottobre», avrebbe detto Marrazzo sempre secondo quanto riferito da una persona che lo ha incontrato.

Oggi diversi giornali riportano stralci dei verbali dell'ex governatore e di Natalie.

TOSINVEST CHIEDE I DANNI A LA REPUBBLICA - «Il Gruppo Tosinvest, nello smentire categoricamente la ricostruzione e il contenuto tutto degli articoli pubblicati ieri su La Repubblica, comunica di aver conferito mandato ai propri legali di procedere in tutte le sedi opportune alla richiesta di euro 30 milioni a titolo di risarcimento dei danni arrecati al Gruppo dalla società editrice de La Repubblica, dal direttore responsabile e dai giornalisti autori degli articoli. Conferma, inoltre, tutto quanto dovesse essere riconosciuto a titolo di indennizzo dagli organi competenti verrà interamente devoluto in beneficenza». Lo scrive il Gruppo Tosinvest in una nota in merito alla ricostruzione riportata oggi sul quotidiano La Repubblica sul presunto ruolo dell'editore di Libero, Giampaolo Angelucci nella vicenda che ha portato alle dimissioni del governatore del Lazio Piero Marrazzo.