18 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Reazioni. Caso Marrazzo

Gip convalida fermo 4 indagati: restano in carcere

Acccolta la richiesta del Pm Sabelli. La Difesa dei Carabinieri ricorrerà al Tribunale del riesame

ROMA - E' stato convalidato il fermo dei quattro carabinieri accusati di aver ricattato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Il Gip del tribunale di Roma Sante Spinaci ha anche emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli indagati: Luciano Simeone, 29 anni; Carlo Tagliente, 30; Antonio Tamburrino, 28; Nicola Testini, 37. La decisione del Gip è stata presa al termine degli interrogatori che si sono svolti nel carcere di Regina Coeli. Presente per la Procura il pm Rodolfo Maria Sabelli.

Le accuse alla base della conferma del fermo disposta dal Gip sono pesanti: Violazione di domicilio, rapina, concussione, interferenza illecita nella vita privata, violazione della legge sugli stupefacenti. Il giudice ha poi emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere per i carabinieri infedeli Luciano Simeone, 29 anni; Carlo Tagliente, 30 anni; e Nicola Testini, 37 anni.

Nei confronti, invece, del maresciallo Antonio Tamburrino, 28 anni, invece, le accuse sono di omessa denuncia e ricettazione del video in cui Marrazzo viene ripreso nell'appartamento di un trans. I difensori degli indagati si sono detti sorpresi per la decisione del gip, sia rispetto alla convalida che all'emissione della misura cautelare più restrittiva, e faranno quasi certamente ricorso al tribunale del riesame.