29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
La politica applaude alla sentenza

Quote rosa: Tar impone donne in Giunta a Taranto

Da rifare la giunta provinciale di Taranto. Carfagna: «E' giusto», Finocchiaro: «Preoccupa che questo sia avvenuto nell'ambito del centrosinistra»

ROMA - Il Tar del di Lecce ha stabilito, una volta e forse per tutte, che nella pubblica amministrazione le cosiddette quote rosa vanno rispettate. Il tribunale amministrativo salentino ha infatti accolto il ricorso presentato dal comitato 'Taranto Futura' contro la giunta esecutiva della provincia di Taranto, composta esclusivamente da uomini. E' stata quindi accolta la richiesta e quindi ordinato al presidente della provincia «di procedere alla modificazione della giunta in modo tale - si legge nel dispositivo - da assicurare la presenza di entrambi i sessi».

Il presidente della provincia, Gianni Florido, del Pd, ha perciò 30 giorni di tempo per mettersi in regola, visto che il dispositivo della sentenza gli impone di tener fede a quanto scritto nello statuto della provincia. «Il presidente - si legge appunto nello statuto - nomina i componenti della giunta, tra cui il vicepresidente, secondo le modalità previste per legge e nel rispetto del principio delle pari opportunità, sì da assicurare la presenza di entrambi i sessi». L'esecutivo, composto da dieci assessori, era fino a oggi composto da soli uomini.

Immediate le reazioni politiche. Secondo il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, «un buon amministratore, un politico attento, dovrebbe mostrare sensibilità nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della componente femminile in ciascun organismo - ha detto il ministro - a prescindere dalle quote rosa alle quali sono sempre stata contraria. Se questa sensibilità viene a mancare, come nel caso della Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le cose a posto».

Per Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, «la vicenda di Taranto dimostra quanto ancora ci sia da lavorare per garantire nella politica, ma non solo, le pari opportunità per la rappresentanza istituzionale. E preoccupa - prosegue - che tutto questo sia avvenuto nell'ambito del centrosinistra: il Pd ha principi solidi e regole su questo che dovrebbero valere anche quando si tratta di costruire Giunte o amministrazioni. E' evidente che lo strumento delle quote, che io mi sono sempre augurate potesse essere transitorio, continuo ad avere una stringete utilità. Che siano sentenze ad affermare le pari opportunità in politica non è certo un bel segnale perchè io non credo che nella provincia di Taranto non ci fossero brave amministratrici».

Per l'ex ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, questa sentenza «deve essere un monito per la politica», mentre l'Udc richiama ancora il ruolo supplente della maguistratura nei confronti della politica. «Finalmente una giustizia illuminata che supplisce alle molteplici disattenzioni e latitanze dei governi. Centrodestra e centrosinistra, con le rispettive maggioranze parlamentari, fino ad oggi non hanno voluto dare attuazione ai principi della nostra Costituzione, e in particolare all`articolo 51, per colmare il vistoso deficit di democrazia che c` è nel nostro Paese».