20 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Nuova influenza,

La Toscana richiama medici e infermieri pensionati

Pronti alla ricerca di personale per gestire tremila posti letto

FIRENZE - La Toscana è pronta a richiamare anche medici e infermieri in pensione per combattere la nuova influenza, nel caso in cui la pandemia dovesse colpire duramente la regione, e parallelamente è pronta a mettere in campo un aumento temporaneo dei posti letto: l'assessore regionale alla salute, Enrico Rossi, sostiene che questa richiesta di ritorno temporaneo in servizio «costituisca un coinvolgimento positivo di tutte le professionalità di cui il servizio sanitario pubblico della nostra regione può disporre, un modo per impegnare e responsabilizzare tutta la collettività nella gestione di una situazione straordinaria».

Il piano non è ancora entrato nella sua fase organizzativa: la Regione medita comunque di richiamare medici e infermieri che siano andati in pensione da non più di 2 o 3 anni, e che aderirebbero su base volontaria. Il rientro in servizio temporaneo sarebbe finalizzato a gestire un numero di posti letto aggiuntivi (potrebbero essere tremila, secondo la Regione), che ospiterebbero i casi meno gravi, pazienti a 'bassa intensità' di cure. Ancora da definire il compenso per i veterani richiamati all'opera, per il quale la Regione attingerà tuttavia ai normali fondi destinati alla spesa sanitaria.

Vista la quantità di persone (fino a 600mila casi possibili, secondo il Ministero) che andranno incontro a infezioni, e a causa dell'allarme che si va diffondendo, la Regione prevede una certa pressione sui propri ospedali, malgrado il filtro dei medici di base: dopo le razionalizzazioni fatte negli ultimi anni, peraltro, gli ospedali toscani non hanno sovrabbondanza di posti letto. I nuovi posti letto sarebbero allestiti per gestire l'emergenza, allo scopo di non pregiudicare la normale attività delle strutture ospedaliere toscane, e dovrebbero quindi essere eliminati una volta cessata la pandemia.