2 maggio 2024
Aggiornato 17:00
Salute. Nuova influenza

Aiuti: «Allarme ingiustificato, bene Gelmini»

Commissione influenza A Comune Roma «raccomanda massima serenità»

ROMA - Fernando Aiuti, immunologo e presidente della Commissione politiche sanitarie e della Commissione Influenza A del Comune di Roma concorda con la linea adottata dal ministro Mariastella Gelmini che ha escluso al momento un ritardo dell'apertura dell'anno scolastico sottolineando che si tratta di un «allarme ingiustificato», invitando i romani alla «massima tranquillità».

«L`allarme che si è diffuso in Italia ed anche a Roma per il giovane ricoverato a Monza per complicanze da influenza A/H1N1 è ingiustificato, in quanto si tratta di evento grave avvenuto dopo circa 2000 casi di influenza in Italia», sottolinea in una nota Fernando Aiuti, presidente Commissione Politiche sanitarie e Commissione Influenza del Comune di Roma.

«Nel nostro Paese - spiega Aiuti - finora l`epidemia ha avuto un andamento meno grave rispetto ad altri paesi europei, sia per mortalità che per morbosità. Al momento la decisione di possibili misure drastiche quali il ritardo dell`inizio dell`anno scolastico prospettata da alcuni esperti non trovano alcuna giustificazione».

Aiuti sottolinea inoltre che sarebbe una misura inutile: «Poichè la disponibilità del vaccino di massa da impiegare nei giovani con età tra 2 a 27 anni non avverrà prima di febbraio 2010, un ritardo dell`apertura dell`anno scolastico di alcune settimane non sarebbe sufficiente per contenere l`eventuale epidemia ed avrebbe un impatto negativo sulla vita socio-economica dell`intera nazione».

Così la commissione per l`influenza A del Comune di Roma «raccomanda a tutta la popolazione romana la massima serenità e tranquillità senza farsi prendere dal panico» e - sottolinea Aiuti «è in accordo con le dichiarazioni del ministro Gelmini che si è espressa contro ogni ritardo di apertura dell`anno scolastico». «Si auspica - conclude Aiuti - comunque che eventuali provvedimenti di ritardo di apertura di asili nido, scuole materne e scuole elementari o di chiusura di singole scuole che fossero presi perché colpite da probabili focolai epidemici in una città come Roma siano eventualmente effettuate informando tempestivamente il sindaco».