2 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Salute. Nuova influenza

Fazio: «Non tutte le Regioni sono pronte»

«Livello risposta non omogeneo, mercoledì tavolo tecnico»

ROMA - Non tutte le Regioni sono pronte ad affrontare con la stessa prontezza una pandemia di nuova influenza, perchè il «loro livello di risposta non è omogeneo» dal punto di vista del sistema sanitario. Lo afferma il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, in una intervista a Repubblica.

Fazio, ribadendo che mercoledì 2 settembre avrà luogo una riunione del tavolo tecnico al Ministero con pediatri e rappresentanti regionali anche per mettere a punto la strategia vaccinale che partirà da metà novembre, spiega: «Vogliamo mettere in funzione una rete per rispondere alle eventuali emergenze ed è importante che il meccanismo funzioni in maniera omogenea. La qualità dell'assistenza - dice - deve essere uguale in tutto il paese».

Il viceministro ribadisce, dopo il caso del ragazzo di Parma, grave dopo avere contratto il virus, che anche gli individui sani possono ammalarsi ma «le statistiche rimangono molto basse e non è il caso di spaventarsi».

Per l'autunno, con la riapertura delle scuole prevista a scaglioni a partire dal 14 settembre, la diffusione del virus potrebbe aggravarsi: «La scuola farà da moltiplicatore dei contagi e la sfida - conclude Fazio - sarà isolare fin da subito i malati che possono trasformarsi in casi gravi». Quanto ai vaccini, saranno pronti a partire dal 15 novembre: la prima tranche prevede 8,5 milioni di dosi , un milione andrà al personale sanitario e strategici, gli altri 7,5 milioni agli individui a rischio per motivi di salute.