Gelmini: «Più bocciati, spiace ma serve merito»
«Basta a scuola buonista, serve generazione preparata per lavoro»
ROMA - Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato, a margine della presentazione dei dati Ocse sull'apprendimento. La notizia fornita dal Miur riguardo il probabile aumento di bocciature tra gli studenti italiani: «nessuno si compiace dell'aumento delle bocciature - ha detto il ministro riferendosi specificatamente agli exit poll forniti dallo stesso ministero dell'Istruzione che danno un incremento dei respinti pari circa all'1,6% - ma è necessario realizzare una scuola incentrata su impegno e merito».
Il responsabili del dicastero dell'Istruzione ritiene quindi un dato positivo l'incremento di allievi fermati dai consigli di classe a seguito di una scarsa preparazione: «Bisogna dire no - ha sottolineato Gelmini - alla scuola buonista che tanto piace agli studenti, ma che li danneggia».
Il ministro è convinto che la strada migliore per il futuro dei giovani è quella dell'impegno e dei buoni risultati scolastici: «Bisogna formare una generazione di persone preparate ad affrontare le sfide del lavoro - ha spiegato il responsabile del Miur - e per questo serve la scuola meritocratica».
Gelmini ha infine voluto inviare, in occasione del termine dell'anno scolastico, un chiaro messaggio a coloro che vivono la scuola quotidianamente: «Agli studenti dico semplicemente studiate mentre invito insegnanti e dirigenti scolastici a guardare con oggettività e serenità il rapporto dell'Ocse che invita a riformare radicalmente la scuola italiana introducendo fondamentali elementi di meritocrazia».
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