«Governo mette in ginocchio formazione e ricerca»
Dichiarazione di Pina Picierno, ministro delle Politiche giovanili del governo ombra
Nel paese cresce sempre più la mobilitazione per dire no ai tagli all’università e alla ricerca. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai giovani che vogliono difendere il sistema dell’istruzione italiano da provvedimenti che solo la propaganda della destra può far passare per riforme. Per questo motivo, oggi sarò in piazza con loro.
Il nostro Paese spende in ricerca l'1,10% del Pil, ossia circa un terzo di quanto stabilito dalla strategia di Lisbona (che propone l'obiettivo del 3% entro il 2010), poco più della metà della media europea (1,84%) e meno di Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia. Questo dato ci condanna ad una marginalità grave, sottrae alle future generazioni gli strumenti necessari per misurarsi e competere nel panorama internazionale.
Perciò è da qui che si deve ripartire, rimettendo al centro il valore del sapere, della conoscenza e del merito. Perché l'unica speranza di rilanciare la nostra economia è potenziare il vantaggio in termini di sviluppo culturale, scientifico e tecnologico rispetto ai Paesi emergenti. Ma il governo sta facendo l'esatto contrario, adottando una serie di misure che mettono in ginocchio il sistema ricerca e formazione e non facendo nulla per aumentare la sua efficienza.
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