25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Testamento biologico

«No ad una politica anarchica sui temi etici»

E’ quanto ha detto oggi il parlamentare della Lega Nord Massimo Polledri, a margine dei lavori parlamentari

«E' inutile strumentalizzare le parole di monsignor Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana in merito alla necessità di un intervento del legislatore «sul fine della vita». Condividiamo la decisione dei vescovi italiani di non ammettere nessuna apertura al testamento biologico. Come ribadito con chiarezza da monsignor Angelo Sgreccia, la Chiesa non potrà cedere in nessun modo a quello che è uno dei principi cardine della propria missione: la difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale». E’ quanto ha detto oggi il parlamentare della Lega Nord Massimo Polledri, a margine dei lavori parlamentari.

«E' ovvio però - ha aggiunto l’esponente del Carroccio – che il caso Englaro ha interrotto per sempre la natura privatistica di tali problematiche, affidata al rapporto fiduciario tra il medico e il paziente, facendo emergere l'improrogabilità di un intervento del legislatore sui temi in oggetto. Si rende impellente, quindi, un intervento del Parlamento proprio al fine di definire contorni giuridici del problema: esplicitando nel nostro ordinamento penale il divieto di eutanasia e intervenendo con misure concrete, capaci di una reale presa incarico del paziente nella fase terminale; contrastando tutte le pratiche di accanimento terapeutico e garantendo il rispetto dell'autodeterminazione del paziente, attraverso il riconoscimento del consenso, che deve essere esplicito manifesto ed attuale e non può mai rappresentare un vincolo per il medico nell'esercizio della sua professione.

La politica non sia anarchica su temi etici, se ne occupi con responsabilità, e affronti nelle aule parlamentari tali questioni senza cedere alla tentazione di strumentalizzare, in un senso o nell'atro, le parole della Chiesa che da 2000 anni al di là dei governi che si sono succeduti continua a fare il suo lavoro».