26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
assistenti virtuali

Google Assistant vuole essere ovunque tu sarai nel 2018

Tutte le applicazioni che Google sta prevedendo per il suo assistente, dai televisori alle cuffie intelligenti

Google Assistant vuole essere ovunque tu sarai nel 2018
Google Assistant vuole essere ovunque tu sarai nel 2018 Foto: Shutterstock

LAS VEGAS - Il 2018 si appresta a essere l’anno in cui assisteremo alla vera e propria invasione di Google Assistant, a oggi disponibile su più di 400 milioni di dispositivi. Google Assistant è il nostro assistente personale. Possiamo chiedergli le previsioni meteo, il ristorante più vicino e qualsiasi tipo di altra informazione ci passi per la testa, in qualsiasi luogo in cui ci troviamo. Al CES di Las Vegas, in programma dal 9 al 12 gennaio, l’azienda di Mountain View mostrerà alcune delle innovazioni più emozionanti che ha in serbo per il 2018.

Una delle applicazioni più utili è quella all’interno dell’ambiente domestico. Google Assistant permette di controllare la propria casa mentre si sta facendo tutt’altro, a mani libere. Così il diffusore Google Home, con assistente integrato, pur non raggiungendo gli stessi livelli di Echo Dot, è stato uno degli oggetti più acquistati durante le vacanze di Natale. L’azienda ha detto di averne venduti 6,4 milioni solo nell’ultimo trimestre. Secondo un nuovo rapporto di Juniper Research dispositivi intelligenti come Amazon Echo, Google Home e Sonos One saranno installati dal 55% delle famiglie statunitensi entro il 2022. Entro tale data, oltre 70 milioni di famiglie avranno almeno uno di questi altoparlanti intelligenti in casa propria e il numero totale di dispositivi installati raggiungerà i 175 milioni. Nel seguire il mercato Google ha annunciato il lancio di altri numerosi device alimentati dal suo assistente: Altec Lansing, Anker Innovations, Bang & Olufsen, Braven, iHome, JBL, Jensen, Jensen, LG, Klipsh, Knit Audio, Memorex, RIVA Audio e SoLIS.

Ci sono, tuttavia, alcuni momenti (e richieste) per cui uno schermo renderebbe l’assistente virtuale ancora più utile: pensate a quando dovete imparare come tagliare un ananas e il modo migliore per farlo è proprio quello di guardare un video. Google ha annunciato, infatti, che Google Assistant sta arrivando sui display intelligenti. Questi nuovi dispositivi hanno l' Assistente Google integrato, e con il vantaggio aggiunto di uno schermo touch screen, possono aiutare a ottenere ancora di più. È possibile guardare video da YouTube, videochiamare, trovare foto da Google Photos e altro ancora. È anche possibile ottenere consigli per il contenuto preferito, direttamente nella schermata iniziale. La voce di Big G salirà a bordo dei display intelligenti prodotti da Sony, Lenovo, Lg e Jbl.

Leggi anche: CES 2018, perchè alle startup non serve più (a parte in un caso) »

«I dispositivi di terze parti sono sottoposti agli stessi test rigorosi che facciamo sui nostri dispositivi», ha dichiarato Chris Turkstra, direttore di Google Assistant. Quando gli è stato chiesto se temeva che i dispositivi di terze parti avrebbero cannibalizzato le vendite dei propri prodotti di Google Home e Home Mini, ha detto che l'obiettivo qui è quello di ottenere prodotti diversi. «Quello che vogliamo è creare un ecosistema - ha detto -. I prodotti di Google riceveranno ancora funzionalità e aggiornamenti prima di altri, e saranno in grado di competere più direttamente con i prodotti Amazon». I prodotti dei partner, ha continuato, offriranno una varietà di hardware molto più ampia di quella che Google da solo può offrire.

Una delle novità più interessanti, tuttavia, è che Google Assistant sarà disponibile anche su Android Auto. Mentre prima gli utenti effettuavano ricerche semplicemente attraverso Google Voice, da ora sarà proprio l’assistente virtuale a interagire con il guidatore. Cosa significa? Che si potrà prenotare un posto auto direttamente dall’abitacolo, così come ordinare un pranzo d’asporto. A dire il vero, la maggior parte delle persone farà in gran parte le stesse cose con Google Assistant in Android Auto che stavano facendo prima: chiedere indicazioni, rispondere ai messaggi di testo e simili, anche se la differenza è notevole.

La terza categoria su cui Google si sta concentrando al CES di quest'anno è la telefonia mobile. Non in termini di telefoni - si può già avere Google Assistant su Android e iPhone - ma in termini di cuffie. Finora gli unici ad averlo sono i Pixel Buds di Google e il QuietComfort 35 II di Bose. Ma oggi al CES, Google ha annunciato sempre più cuffie integrate con il suo assistente di aziende come Jaybird, JBL, LG e Sony. In molti casi, si attiva Google Assistant semplicemente premendo un pulsante sul lato delle cuffie. Da lì si può dire di suonare la propria musica preferita, leggere gli appuntamenti per il giorno, o semplicemente tutto ciò che vorremo far fare al nostro assistente personale (e virtuale).