25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
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Industria 4.0: «Noi stiamo mettendo gli strumenti, il prossimo passo è delle PMI»

Il punto di vista delle Camere di Commercio, primi divulgatori di conoscenza tecnologica sul territorio: «Ora il passo successivo spetta alle PMI»

Industria 4.0: «Noi stiamo mettendo gli strumenti, il prossimo passo è delle PMI»
Industria 4.0: «Noi stiamo mettendo gli strumenti, il prossimo passo è delle PMI» Foto: Shutterstock

TORINO - «Ora ci sono gli strumenti e le risorse (anche se poche, ma ci sono ndr.) per far accadere le cose. Di certo non sarà facile, ma noi ce la stiamo mettendo tutta, cambiando anche le nostre strategie». E’ fiducioso, ma - allo stesso tempo - consapevole Giudo Cerrato, responsabile del Punto Impresa Digitale, sviluppato dalla Camera di Commercio di Torino nell’ambito delle direttive emesse dal ministero dello Sviluppo Economico e concernenti il Piano Industria 4.0. Quello che diventa, a livello territoriale, un po’ il fulcro, il perno dal quale diffondere localmente la conoscenza di base della tecnologia.

Ben 4 milioni di euro (previsti per il triennio 2017-2019) che serviranno per supportare le imprese, non solo attraverso assistenza e formazione, ma soprattutto - e concretamente - anche a livello finanziario, attraverso un bando per i voucher sulla digitalizzazione, disponibile a partire dallo scorso 27 novembre per un massimo di 10mila euro a impresa: «Abbiamo ricevuto grande interesse da parte delle PMI - ammette il dott. Cerrato - sinonimo del fatto che anche le micro imprese stanno volgendo lo sguardo verso il futuro. Sicuramente si tratta di un cambiamento epocale anche per noi. Se una volta ci bastava ‘aprire le porte’ ed essere presenti, oggi dobbiamo muoverci costantemente sul territorio, in modo capillare, per incertettare tutte le PMI che necessitano e vogliono attuare un processo di digitalizzazione. Che ricordiamo, riguarda un po’ tutto, dal semplice social media marketing fino al più complesso uso dei Big Data».

La difficoltà, come mi spiega nel dettaglio il dottor Cerrato, è un po’ quella «di far bere il cavallo nella botte». Se, da una parte, il 75,8% delle imprese è a conoscenza delle misure varate dal Governo (dati Comitato Leonardo), allo stesso tempo, permane un certo senso di incertezza ed effettiva utilità da parte delle PMI. «Di fronte agli strumenti messi a disposizione dal Governo, non si può certo dire che ci sia la coda fuori dai nostri uffici - racconta Cerrato -. Gli imprenditori sono poco informati e molto disillusi. Per questo che cambia anche il nostro modo di agire. C’è tutta una parte di PMI che, spesso, rimane tagliata fuori dai tradizionali flussi di comunicazione ed informazione. PMI che abbiamo il dovere di intercettare». Il problema si evince quanto più le tecnologie diventano complesse e di complessa applicazione. Secondo l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, solo il 7% delle PMI fa uso dei Big Data. Benché si pensi che le imprese non facciano uso di queste tecnologie a causa di costi troppo elevati, in realtà si evince che il mancato utilizzo non è dovuto a spese insostenibili, ma semplicemente a un gap di tipo culturale e all’incapacità di capire gli effettivi benefici delle tecnologie.

«Il nostro compito è anche questo - continua Cerrato - diffondere correttamente la conoscenza nell’ambito dell’Industria 4.0. Oltre a definire lo stato dell’arte delle PMI, capendo insieme a loro l’effettivo grado di digitalizzazione per studiare una strategia adeguata allo sviluppo aziendale». In più orientamento, seminari, e un sistema di voucher per la digitalizzazione fino a 450mila euro l’anno.

I servizi offerti dal Punto Impresa Digitale (qui per maggiori dettagli):

La Camera di Commercio offre assistenza, orientamento e formazione a tutte le imprese sull’innovazione digitale: non solo alle imprese industriali, ma alle piccole e medie di tutti i settori, come agricoltura, artigianato, commercio e turismo.

Attraverso seminari e convegni su tecnologie e opportunità dell’Impresa 4.0 e su temi di approfondimento specifici, la Camera forma tutte le imprese alle conoscenza di base sui vantaggi digitali.

Il PID illustra le opportunità d’investimento offrendo un supporto nella scelta degli incentivi e cercando di capire la maturità digitale delle imprese, promuovendo le competenze sulle tecnologie in ambito Impresa 4.0 attraverso l’attività dei Digital Promoter nelle loro sedi.

Supporta finanziariamente le imprese per le opportunità, gli incentivi e le agevolazioni sugli investimenti digitali, come i voucher.

Il ruolo della Camera di Commercio, poi, è anche quello di collaborare con il territorio. A tal proposito è stato recentemente avviato con l’Unione Industriale di Torino, l’Università, il Politecnico, Compagnia di Sanpaolo, Fondazione Crt, Equiter s.p.a, Comune e Regione, uno studio di fattibilità per sviluppare la strategia di lavoro e la sede per ospitare un Manufacturing Technology and Competence Center torinese, all’interno del quale avviare collaborazioni di trasferimento tecnologico tra PMI e centri di ricerca. «Questi sono gli strumenti che siamo in grado di mettere a disposizione oggi cercando di fare sistema per offrire le migliori opportunità possibili alle PMI - conclude Cerrato -. Anche noi ci siamo messi in gioco, rivoluzionando i nostri modelli, andando letteralmente a caccia di imprese. Ora è a loro che spetta la prossima mossa».