Industria 4.0, un piano che piace agli imprenditori italiani
I risultati della ricerca realizzata per il Comitato Leonardo dedicata al tema «Industria 4.0 per un'impresa globale»
MILANO – Quali sono le dimensioni del fenomeno della quarta rivoluzione industriale? Quali gli effetti dell’implementazione delle tecnologie digitali sul sistema industriale italiano? Come è stato recepito dagli imprenditori il Piano Industria 4.0 varato un anno fa dal Governo e quali risultati ha raggiunto? Queste le riflessioni al centro del XVI Forum del Comitato Leonardo, organizzato in collaborazione con Agenzia ICE, Confindustria e UniCredit, l’appuntamento che annualmente riunisce Istituzioni, imprenditori e rappresentanti del mondo finanziario per fare il punto sulla situazione del Made in Italy e sulle prospettive di sviluppo per le nostre imprese. Durante l’incontro è stata presentata la ricerca realizzata per il Comitato Leonardo da KPMG Advisory, dedicata al tema «Industria 4.0 per un’impresa globale».
Dallo studio di KPMG, che analizza il fenomeno Industria 4.0 a livello nazionale e internazionale, emerge come gli interventi del Piano si siano inseriti in un contesto economico di espansione: in Italia la produzione industriale di macchinari da gennaio 2016 è cresciuta del 4% e il relativo fatturato del 15%. Nel primo trimestre 2017 gli investimenti fissi lordi sono aumentati nel complesso del 9% (in particolare, gli investimenti in macchinari sono cresciuti dell’11,6% e gli investimenti in apparecchiature elettriche ed elettroniche del 19,7). Il fatturato interno in Italia è cresciuto tra gennaio 2016 e maggio 2017 del +8% per macchinari e del + 3,5% per apparecchiature elettriche ed elettroniche, più di quello tedesco (rispettivamente -2% e + 3%).
Lo studio ha poi analizzato il sentiment degli imprenditori italiani nei confronti del Piano Industria 4.0: è emerso che il oltre ¾ delle imprese (75,8%) è a conoscenza delle misure varate dal Governo, anche se esiste un gap di conoscenza per alcuni settori, come quello del commercio e delle costruzioni, e per le imprese più piccole. Le associazioni di categoria hanno svolto un ruolo importante nella diffusione della conoscenza del Piano: nel 62,4% dei casi la conoscenza è stata veicolata da loro. Emerge inoltre come, in assenza del Piano, il 47,9% delle imprese che hanno effettuato investimenti avrebbero destinato un importo minore e il 5,6% degli investimenti non sarebbe stato proprio effettuato.
Gli strumenti del Piano più utilizzati sono stati il superammortamento (51,4%) l’iperammortamento (43,8%) e il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo (29,2%); in particolare, il superammortamento è considerato utile da oltre il 72% delle imprese a conoscenza del Piano. In generale, le imprese prevedono un impatto profondo della quarta rivoluzione industriale su come e cosa si produce, anche se l’impatto previsto sul proprio business è più ampio al crescere della dimensione aziendale. Tra le 9 tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale, l’advanced manufacturing solution è stata oggetto di investimento da parte di un’impresa su due. Seguono gli investimenti nell’Industrial Internet (28,5% delle imprese), Big data e analytics (27%), cloud (26%).
«L’industria italiana è passata dalla resistenza alla reazione prendendo a ricostruire il tessuto manifatturiero distrutto dalla crisi - afferma il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenuto al Forum -. Questo perché può contare su strumenti, come quelli di Industria 4.0, rivolti alla crescita. Industria 4.0 vuol dire realizzare prodotti artigianali in chiave industriale per conquistare quei mercati di nicchia che sono i mercati ideali per gli imprenditori italiani. Abbiamo di fronte una grande opportunità. Dobbiamo saperla coglierla in pieno».
Per quanto riguarda la formazione professionale, quasi il 70% delle imprese avvierà iniziative specifiche in seguito agli investimenti effettuati grazie al Piano Industria 4.0, anche in questo caso le più interessate saranno le aziende di grandi dimensioni e appartenenti ai settori dell’industria in senso stretto.