25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
fintech

Investitori esteri pazzi per il Crowdfunding Real Estate. E in Italia?

Oggi diventa ufficialmente operativa Walliance, la piattaforma per il Crowdfunding Reale Estate. Ma cosa sta succedendo negli Stati Uniti e nel Regno Unito

Investitori esteri pazzi per il Crowdfunding Real Estate. E in Italia?
Investitori esteri pazzi per il Crowdfunding Real Estate. E in Italia? Foto: Shutterstock

MILANO - Mentre nel Regno Unito gli investitori stanno andando letteralmente pazzi per gli alloggi lussuosi per studenti, negli USA RealtyMogul, una delle prime piattaforme a essere lanciate nel settore del crowdfunding Real Estate, ha raggiunto la cifra di oltre 290 milioni di dollari raccolti online da 135mila investitori. Una cifra che fa ben comprendere come, negli Stati Uniti, il mercato stia avendo un’impennata importante. E numeri che possono far ben sperare anche Walliance, la prima piattaforma italiana a concretizzare la possibilità di investire e raccogliere fondi nel settore del Real Estate attraverso il crowdfunding, autorizzata da Consob a marzo 2017 e che oggi diventa ufficialmente operativa.

Un nuovo modo di possedere
L’apporto tecnologico e l’evoluzione sociale, ha contribuito a creare una popolazione di Millenials particolarmente restia al possesso di beni come lo erano i nostri genitori. Questa mancata necessità di possedere si applicata a tutto e, in particolare, al settore immobiliare. In un mondo in cui possiamo vivere, paradossalmente, semplicemente pigiando il tasto di un telefono e dove la  più grande azienda immobiliare non possiede alcuna proprietà (Airbnb), l’on demand diventa il mantra da seguire. Tuttavia, l’aumento delle tecnologie di massa e  - per una parte della popolazione - del reddito, ha fatto scaturire anche la necessità per i giovani di ‘investire’ questi soldi da qualche parte. In questo senso il crowdfunding immobiliare può soddisfare entrambe le esigenze.

Una bassa barriera d’ingresso
Il settore del crowdfunding immobiliare dovrebbe essere valutato a oltre 300 miliardi di dollari entro il 2025. Ovviamente una delle forze trainanti è rappresentata dalla bassa barriera d’ingresso e la capacità  per gli investitori di entrare in affari immobiliari di grandi dimensioni con piccoli capitali. Se confrontiamo questo trend con quello di 5 anni fa, dove il crowdfunding era ancora un concetto iniziale che ha fatto sollevare le sopracciglia a molti, è chiaro dove la traiettoria si stia dirigendo. L' industria del crowdfunding globale è passata da 880 milioni di dollari nel 2010 a 34,4 miliardi di dollari. Di fatto, ciò che rende il crowdfunding Real Estate così attraente è il fatto che gli immobili siano una categoria a cui la maggior parte degli investitori individuali non può partecipare, semplicemente a causa della liquidità necessaria per parteciparvi. Non mancano di certo i rischi, parlando degli Stati Uniti dove il mercato è concreto (ovviamente) e dove il JOBS Act approvato da Obama nel 2012 ha permesso a startup e PMI di commercializzare apertamente investimenti privati al pubblico. Con il risultato che delle oltre 100 piattaforme attive sul mercato, secondo Bloomberg, solo una manciata sono davvero credibili. Lo stesso fermento si sta registrando nel Regno Unito dove gli investitori stanno andando letteralmente pazzi per gli alloggi lussuosi per studenti. E tutto questo nonostante la Brexit, che potrebbe ridurre il numero di studenti ’ricchi’ che arrivano in Inghilterra per frequentare le prestigiose università. Un mercato che è, peraltro, è stimato a 46 miliardi di sterline che permetterà quest’anno di totalizzare un record di 4,7 miliardi di sterline. Secondo Jilliene Helman, fondatrice di RealtyMogul, il vero segmento che potrà essere redditizio da qui a pochissimo tempo è il mercato multifamigliare e le aree attorno alle quali si sviluppano climi favorevoli alla crescita del business e alla crescita occupazionale. Anche lei, pare essere orientata verso gli alloggi per studenti, mercato che potrebbe essere determinante per l’affermazione del settore.

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In Italia si parte con Walliance
In Italia questo mercato è ancora all’inizio. Ma potrebbe essere promettente. Il mercato del mattone, anche in Italia, continua ad attirare l’interesse degli investitori e ha registrato un aumento nel secondo trimestre del 2017 pari al 58% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, arrivando a un volume pari a 5,8 miliardi di euro, stabilendo così il record di investimenti immobiliari mai registrato in un semestre nel nostro Paese. L’80% di questi investimenti, poi arriva dall’estero. In questo mercato si posiziona Walliance. Nata dalla volontà di Gruppo Bertoldi di sviluppare il mercato del crowdfunding italiano, Walliance si è posta come obiettivo quello di trasferire gli strumenti digitali e le tecnologie oggi presenti per permettere di raccogliere capitali ed investire capitali per PMI e OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) per progetti di Real Estate. «Il nostro scopo è diminuire il rischio degli investimenti - ci racconta Giacomo Bertoldi -. Il vero problema è che nessuno è in grado di dirci come potrà andare un investimento, ma quando parliamo di mercato immobiliare abbiamo sicuramente delle garanzie maggiori. Il mercato del crowdfunding per il Reale Estate, inoltre, dovrebbe aumentare del 150% rispetto all’anno scorso, raggiungendo i 2,7 miliardi di euro. Stiamo parlando di un mercato tra quelli a più rapida crescita tra i segmenti del crowd-capitalism. Come Walliance abbiamo già ricevuto 162 milioni di euro di richieste di finanziamenti e oggi partiamo ufficialmente con il primo progetto».