25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Fundraising

Festival del fundraising: sarà un'edizione ribelle

Dal 13 al 15 maggio più di 800 operatori del Terzo settore si ritroveranno per fare cultura del Fundraising e per confrontarsi sui temi emergenti

Festival del Fundraising 2019
Festival del Fundraising 2019 Foto: INC Comunicazione Ufficio Stampa

VERONA - Si svolgerà dal 13 al 15 maggio in uno spazio unico a Lazise, l’edizione 2020 del Festival del Fundraising, il più importante appuntamento in Italia - il secondo in Europa - per chi si occupa di raccolta fondi nel Terzo Settore. L’iscrizione alla tredicesima edizione del Festival permette di partecipare alla più grande conferenza italiana dedicata al nonprofit: più di 800 fundraiser e 55 relatori, italiani e internazionali, per oltre 100 sessioni formative concentrate in 3 giorni densi di contenuti e in uno spazio unico. Una grande opportunità per condividere idee, creare innovazione e trovare spunti concreti per il lavoro di chi, quotidianamente, si occupa di reperire quei fondi necessari al Terzo settore per svolgere la sua insostituibile opera.

Al Festival partecipa il mondo del nonprofit in tutte le sue declinazioni: dalle grandi associazioni alle piccole, impegnate in ogni ambito: sanità, ricerca, diritti umani, ambiente, università, comuni, cultura. Tra gli speaker, il 70% viene dal nonprofit italiano e internazionale; c’è un 20% che proviene dal mondo dell’arte e dello spettacolo, da creativi e docenti universitari; il 10% dei relatori arriva dalle aziende legate al settore nonprofit come fornitori. Per dirla con le parole di un fundraiser, «i calciatori vanno in ritiro, i fundraiser vanno al Festival del Fundraising».

Fino al 28 febbraio, l’iscrizione «early bird», accessibile sul sito, permette di accedere a tariffe agevolate, con una riduzione di 170 euro.

L'importanza di essere «rebels»

Il fil rouge dell’edizione 2020 del Festival sarà Rebels, dedicato a tutti quelli che vedono nelle crisi e nelle difficoltà la possibilità di evolvere, di tracciare nuove strade e trovare soluzioni creative. «Abbiamo scelto con attenzione il tema di quest’anno, ma guardando anche alle nostre spalle, alle passate edizioni, alle tante idee, storie, elementi ribelli che abbiamo intercettato e raccolto in 12 edizioni di questo Festival.» spiega il Presidente dell’Associazione Festival del Fundraising, Stefano Malfatti. «Ribelli è parola delicata perché è un concetto così prossimo alla rabbia che spesso nella storia le due parole si sono confuse: la rabbia si è divorata la ribellione e il risultato non è mai stato dei migliori. E invece la prima caratteristica del ribelle è l’onestà. Non si può essere disonesti e ribelli al contempo, perché la ribellione passa attraverso un profondo rifiuto dello stato delle cose, un rifiuto interno e radicale. Il disonesto viceversa la realtà la vuole così com’è».

Dunque, prosegue Malfatti, «proviamo quest’anno a sollecitare e a cercare ribelli nelle cose di cui ci occupiamo: la costruzione di relazioni con chi voglia fare del bene insieme a noi e nelle nostre organizzazioni. Andremo a scoprire chi ha generato idee nuove e rivoluzionarie nel fundraising, ma anche chi - più sommessamente - ha provato a introdurre quelle meno nuove in contesti refrattari. Anche lui merita tutta la nostra attenzione e l’attributo - sul campo - di ribelle».

Le masterclass

La 3 giorni di full immersion è costruita sul modello un-conference, cioè non-conferenza: i relatori sono partecipanti a tutti gli effetti, che propongono esperienze che possono aiutare altri colleghi, lezioni apprese dalla pratica, tool utili a semplificare la vita e il lavoro dei freelance. Con l’obiettivo di crescere, condividere e imparare.

Ci saranno tre Masterclass, sessioni speciali su temi specifici, condotte da ospiti internazionali.

Grant Leboff, vero e proprio guru della comunicazione digitale e autore del bestseller «Sticky Marketing», parlerà di psicologia sociale applicata alla comunicazione con i donatori ma anche di «Come farsi notare in un mondo stracarico di messaggi di informazione». E di molto altro ancora.

Altro ospite internazionale, Adrian Sargeant, uno dei personaggi più influenti a livello mondiale nel settore della raccolta fondi, inserito nella prestigiosa lista Power & Influence del Nonprofit Times, tra i più importanti quotidiani americani dedicati al settore. A lui la parola su temi che toccano la psicologia applicata alla filantropia e alla raccolta fondi.

La terza Masterclass è quella di Bill Tolliver, esperto di strategia e comunicazione, fondatore di The Matale Line, un'impresa sociale attraverso cui sviluppa strategie innovative per ONG, fondazioni e organizzazioni nonprofit. Ha lavorato per UNICEF e World Food Programme ma anche per clienti come Oprah Winfrey.

IFA, un premio per chi dona e per chi raccoglie

Il Festival anche quest’anno ospiterà la premiazione dell’IFA - Italian Fundraising Award, l’unico premio italiano dedicato ai protagonisti della raccolta fondi, alle loro storie di solidarietà, di dedizione alla professione e alla causa per cui operano, promosso e organizzato da ASSIF - Associazione Italiana Fundraiser, e dall’Associazione Festival del Fundraising.

Due categorie previste: Fundraiser e Donatore dell'anno, due facce fondamentali della stessa medaglia, che si completano a vicenda e rendono possibile la crescita del settore nonprofit