23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
smart working

Le città europee dove lavorare (bene) in remoto questa estate

Gite fuori porta o vere e proprie vacanze. Senza dover rinunciare al lavoro. Un elenco di alcune città dove potrete agilmente lavorare da remoto, anche se siete in ferie

MILANO - Da quando, nel lontano 1997, Tsugio Makimoto e David Manners pubblicarono il libro Digital Nomad, molte cose sono cambiate. Il fenomeno del nomadismo digitale, ovvero l’insieme di quelle persone che lavorano ovunque nel mondo – ovunque ci sia una connessione internet – è cresciuto esponenzialmente tanto da ridefinire i paradigmi di cosa significhi lavorare, oggi. Che sia una pratica abituale o temporanea, se ben gestita, può portare non pochi vantaggi. Immaginate una mattinata a definire gli ultimi documenti, qualche telefonata veloce e un pomeriggio a passeggiare per la Rambla a Barcellona. Oppure potreste godervi l’ombra della Porta di Brandeburgo a Berlino mentre inviate mail ai vostri clienti e sviluppate la campagna di marketing per un’azienda. Lo smart working può cambiare davvero il nostro stile di vita. Abbiamo, così, stilato un breve elenco di località dove potrete lavorare da remoto questa estate, senza rinunciare alla bellezza e al relax delle vacanze.

Gran Canaria
Qui il clima è gradevole tutto l’anno ed è un luogo interessante da visitare anche in inverno. Negli ultimi anni è diventata una delle mete preferite dei nomadi digitali: è possibile allontanarsi dalla terra continentale senza tuttavia rinunciare a una connessione internet veloce (24 mbps). L’ondata di questi nuovi lavoratori ‘smart’ ha spinto quindi aziende e amministrazioni a puntare sui coworking. A La Palmas sono parecchi e consultabili su questo sito. Del resto, lavorare per qualche mese al mare, visitando le isole dell’arcipelago delle Canarie, lussureggianti e dai panorami mozzafiato, potrebbe non essere una cattiva i dea. A costi modesti, dopotutto.

Berlino
Una città in fermento, possibile capitale del FinTech dopo i 140 miliardi di dollari che la capitale tedesca è riuscita a intercettare nei primi tre mesi del 2017 e destinati a startup che operano nel mondo della finanza. Berlino è una città affascinante, ricca di innovazione. Malgrado negli ultimi anni i prezzi degli alloggi abbiano subito un incremento anche a causa dell’impatto che il Paese sta avendo a livello internazionale, la scena digitale di Berlino è molto ricca e accoglie talenti da tutta europa. Quando a coworking, ce ne sono per tutti i gusti, tra cui il leggendario e superaffollato Sankt Oberholz. Per stare più tranquilli, invece, optate per Mitosis, un coworking no-profit con sedi in due dei quartieri più vivaci e frenetici di Berlino: Neukölln e Schillerkiez.

Budapest
E’ una delle città più gettonate dai freelance negli ultimi anni soprattutto perché rappresenta una finestra molto importante sui paesi dell’Est. Una città in pieno fermento che attira a sé giovani da tutte le parti del continente. Uno dei coworking più gettonati della città è senza dubbio Loffice, nato nel 2009, il quale oggi ha ben 4 sedi tra la capitale ungherese e Vienna. Budapest vale senza dubbio la pena, specialmente d’estate quando la città si popola di giovani per il festival Ziget: una meta da considerare se al lavoro volete unire un po’ di sano divertimento.

Danzica
Con un modello di impresa basato essenzialmente su una vasta piattaforma di cooperazione, Danzica rappresenta uno scenario ancora agli albori, a livello di ecosistema innovativo, ma non per questo non degno di nota. Il parco scientifico e tecnologico di Pomerania ha raccolto notevoli risultati in termini di progetti incubati e ospita molti eventi interessanti, così come avviene nel Parco Tecnologico di Danzica. L’incubatore per la Fondazione Danzica riunisce imprenditori, startup e diventa un interessante spazio per la condivisione di idee e progetti. Vi segnaliamo, come coworking, Wspotpracownia e RedSpot Cafe.

Stoccolma
Il territorio della Scandinavia sta registrando negli ultimi anni una percentuale di successo delle startup decisamente superiore rispetto ad altri Paesi. La forza della scaleup scandinave sta, soprattutto, nella loro capacità di attirare capitali. Nel 2015 hanno raccolto 6,5 miliardi di dollari, per la maggior parte derivanti da fondi di venture capital. L’aria che si respira a Stoccolma, è ricca di innovazione e fermento. E’ una città pulita, con una buona qualità dell’aria, dove trovare anche un po’ di fresco durante la canicola estiva. Davvero tanti i coworking che si possono trovare in città. Vi segnaliamo The Castle "Slottet" Slottsbacken 8 e Impact Hub Stockholm.

Nel caso in cui vi interessi avere maggiori informazioni su altre città, anche fuori dall'Europa, potete consultare questo interessante sito.