19 gennaio 2025
Aggiornato 08:00
italiani all'estero

Fare carriera in un mondo di uomini si può, la storia di Giorgia

Giorgia fa parte di una grande società di gestione del risparmio londinese, nel settore della finanza dove gli uomini la fanno da padrono. Eppure ce l'ha fatta e ci spiega qual è stata la sua arma vincente

LONDRA - Combattere gli stereotipi e cercare la parità è già difficile per una donna che fa impresa, figuriamoci se poi lavora nel settore della finanza, un mondo fatto di uomini e di quelli combattivi, propensi al rischio, dove il testosterone è elevato all’ennesima potenza. Eppure oggi vogliamo raccontarvi la storia di una donna che, a dispetto proprio di quegli stereotipi, ce l’ha fatta. Lei è Giorgia Pozzoli, lavora a Londra dove è Head of marketing and Investor Relations EMEA per Amber Capital, società di gestione del risparmio londinese, e membro anche di iStarter, l’acceleratore italiano di startup della City.

Una donna nella finanza
Una storia interessante la sua. Dopo alcune esperienze in Italia, sempre nel settore della finanza, ha deciso di trasferirsi a Londra. «Sono partita da posizioni junior - ci racconta Giorgia - per una società di investimenti, dove ho fatto piano piano carriera pur essendo l’unica donna tra tanti uomini ed a luglio dell’anno scorso mi sono spostata in una società più grande. Anche se molte società stanno dando sempre maggiore importanza nel garantirsi di avere donne valide nel business, le donne rimangono ancora poco rappresentate. Di fatto, quello della finanza rimane un settore dominato dagli uomini e fare carriera, per noi donne, è ancora più faticoso».

A Londra ti danno la possibilità di tentare
Ed è difficile anche all’estero, in una città come Londra, molto più aperta all’innovazione di altri Paesi, dove i generi e l’etnie si mischiano in una multiculturalità che si riscontra di rado in altri paesi del globo. Eppure i preconcetti ancora ci sono, principalmente dovuti a modelli familiari e sociali, che spingono le donne a fare delle rinunce nel lavoro e a non sviluppare ambizioni professionali. «Le differenze di genere si vedono anche qui - ci conferma Giorgia –ma viene data la possibilità di mettersi in gioco. Ai colloqui non si fanno domande legate alla sfera privata della persona, figli o matrimonio. Forse anche perché si dà per scontato che se una donna sente il desiderio di fare carriera in un mondo come quello della finanza, una scelta l’abbia già fatta, a monte. I ritmi sono frenetici, pesanti e la competizione è alta. Ma di rado qui ci viene negata, a noi donne, la possibilità di tentare».

Le competenze delle donne
Anche se le donne partono da una posizione di svantaggio, il digitale e la tecnologia hanno fatto molto. Fino a qualche anno fa era impensabile poter lavorare da casa, da remoto. Oggi, invece, Internet ha azzerato queste differenze e concesso una chance in più. «Anche se sono ancora forti gli stereotipi che vedono la finanza come un luogo prettamente maschile dove dominerebbero comportamenti basati su aggressività, competitività e capacità di assumere - ci dice ancora Giorgia - non esistono ruoli 'da uomini’ e per un maggior avvicinamento delle donne al mondo della finanza occorre che noi stesse ci facciamo portavoci dei benefici che elementi maggiormente caratteristici dell’universo femminile possono avere in questi ambiti, arricchendoli: empatia, capacita di problem solving, trasparenza, flessibilità per citarne alcuni. E tutte queste sono competenze che anche nella gestione di un portafoglio ad esempio sono importanti».

Non ho mai cercato di somigliare a un uomo
Ma la chiave di tutto dov’è? Sì, perché per farcela davvero e non solo sulla carta, le competenze specifiche servono. Ma servono anche quelle comportamentali, diventate ormai fondamentali in ogni tipo di governance di aziende di successo. «Non ho mai cercato di impormi sugli uomini, nonstante molto spesso lavori circondata da uomini - ci racconta ancora Giorgia - . E non ho mai cercato di somigliare a qualcuno di loro. Io sono io. Ho cercato piuttosto di fare leva sulle differenze e sul valore aggiunto che le mie competenze potevano portare. E poi ho cercato di lavorare a stretto contatto anche con le donne. Di solito siamo molto più indulgenti nei confronti del sesso maschile, mentre tendiamo a criticare le altre donne come noi. Invece è importante fare squadra con le colleghe e le altre donne che lavorano nello stesso settore, per fare in modo che il nostro lavoro non vada perduto. Ed io cerco di farlo ogni giorno».

Un consiglio per una donna ambiziosa che punta alla carriera
«Di essere equilibrata. Noi donne siamo neofite della carriera e quindi tendiamo a esagerare nel lavoro e nelle rinunce. Invece credo che la vita è un equilibrio e sono convinta che noi donne conosciamo meglio degli uomini cosa significa l’equilibrio della natura umana; l’ambizione fine e a sé stessa non è creatrice di valori».