Giovani alla conquista dello Spazio: sempre più startup innovano il settore
Ragazzi giovani pronti a conquistare Marte partendo dal garage di casa. Bruce Pittman: «È il momento migliore per investire nello Spazio»
MENLO PARK - Poter esplorare lo spazio e colonizzare altri pianeti un po’ come mostra la recente pellicola cinematografica «Passengers» dove i protagonisti si svegliano in anticipo lungo una traiettoria centennale per la colonizzazione di un pianeta lontano. Troppa fantascienza? Non esattamente. Non bisogna essere una grande agenzia internazionale come la NASA o l'Esa, per creare prodotti e soluzioni nello Spazio: ci possono pensare anche due giovani ingegneri chiusi in un garage. Lo dimostrano i numeri in crescita delle startup che "popolano" il settore spaziale, e lo conferma Bruce Pittman, senior vice president di National Space society e director del NASA Space portal, nella Silicon Valley. Già, perché a quanto pare la voglia di conquistare nuovi territori si fa sempre più ardita.
Momento migliore per investire nello Spazio
«È il momento migliore per investire nello Spazio - ha spiegato - ci sono molte opportunità per fare ricerca in microgravità sulla Stazione spaziale internazionale e già tanti Paesi come l'Europa, l'America e il Giappone lavorano su questo. Sempre più startup, inoltre, lavorano con progetti per la Luna o gli asteroidi. Di recente il direttore dell Agenzia spaziale europea (Esa), Jan Woerner, ha addirittura proposto di realizzare un "villaggio" nello Spazio e su questo si sta già lavorando con aziende francesi, tedesche, italiane e inglesi».
La capacità di attrarre investimenti
Le startup di cui parla Pittman sono alcune di quelle che popolano il NASA Ames Research Center, riconoscibile per il suo grande hangar, nato per fare sperimentazione su velivoli a elica e convertito in uno dei centri di ricerca più avanzati per lo Spazio. «Nella Silicon Valley di capitale ce n'è tantissimo, ma anche la competizione è altissima - spiega - e solo i migliori possono accedervi: bisogna essere imprenditori veramente preparati per non sprecare un opportunità, si deve comprendere il mercato americano e il modo di ragionare dell’investitore americano, perché la cultura è diversa e ci sono delle differenze nei modi di dire e di fare».
I giovani verso lo spazio
L'azienda aerospaziale SpaceX, realizzata con investimenti milionari da Elon Musk, co-fondatore di PayPal e di Tesla Motors, è forse la più famosa, ma in Silicon Valley c'è davvero chi pensa di colonizzare Marte partendo dal garage della propria abitazione. È il caso di Adrian Tymes, fondatore di CubeCab, intervistato insieme a TVLP, l'istituto di Menlo Park che accelera progetti imprenditoriali da ogni parte del mondo. «In poche parole - spiega - mandiamo nello Spazio, in orbita bassa, dei CubeSat, satelliti molto piccoli. Siamo tra i pochi oggi ad usare razzi piccoli, quindi a basso costo, per mandare in orbita anche oggetti di piccole dimensioni, in sostanza riusciamo a fare tanti lanci per chi deve fare anche prototipi o attività di ricerca come le università e non ha grandi capitali a disposizioni. I nostri concorrenti, anche quelli con i razzi più piccoli, portano nello Spazio dai 200 e ai 500 chilogrammi. Noi riusciamo ad arrivare anche a lanciare satelliti di soli 5 chili, di gran lunga inferiori rispetto alle soluzioni adesso presenti sul mercato».