28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
solo tra membri della community

Up2Go, il carpooling aziendale che ti fa risparmiare CO2

Il servizio di carpolling si svolge solo tra persone della stessa community e quindi tra persone che frequentano gli stessi luoghi. L'app è, inoltre, in grado di calcolare le emissioni CO2 risparmiate con il trasporto condiviso

REGGIO EMILIA - Quando una startup è fondata da sole donne, devo ammetterlo, ho sempre un occhio di riguardo, soprattutto perché non capita spesso che le quote rosa siano al 100%. Nel caso di Up2Go, invece, è proprio così. Metti insieme 5 donne, un’idea condivisa e l’obiettivo comune di ridurre le emissioni atmosferiche incentivando i trasporti condivisi tra chi effettua lo stesso percorso. Un car pooling aziendale diverso da tutti gli altri dove la sicurezza del servizio è determinata dalla stessa community.

Un carpoolin aziendale «chiuso»
«L’idea è nata nel 2013 - ci racconta Martina -. Le prime fondatrici si sono accorte che molte persone dello stesso quartiere portavano i figli nello stesso asilo e così hanno pensato a un modo per ottimizzare l’uso dell’auto e condividere i passaggi tra persone che frequentavano gli stessi luoghi d’interesse. Io sono arrivata dopo e mi sono innamorata di questo progetto». La novità di Up2Go, rispetto ad altre piattaforme dello stesso tipo, sta nel fatto che l’utente concede e accetta passaggi dalla sua stessa community: una sorta di gruppo chiuso dove il servizio viene attuato da persone che frequentano la stessa azienda o la stessa palestra e non da chiunque. «Questa modalità permette di avere molta più fiducia rispetto alle persone con cui gli utenti decidono di condividere il tragitto», spiega Martina. In base a un sistema di feedback, inoltre, gli utenti possono raggiungere un determinato punteggio e ottenere dei premi dalla stessa azienda in linea col settore in cui la stessa opera (dai buoni pasti a un posto auto).

Meno emissioni CO2
Ma non è tutto perché l’app Up2Go fornisce anche un sistema in grado di conteggiare la CO2 risparmiata nel caso di viaggi condivisi. «Al momento della registrazione sulla piattaforma - continua Martina - l’utente inserisce i dati della propria vettura. Il nostro contatore, in base ad alcuni parametri, è in grado di calcolare la quantità di CO2 che non viene emessa nell’ambiente. Solo nel 2015, con i nostri servizi, abbiamo risparmiato 1000 chili di CO2». La piattaforma si rivolge principalmente ad aziende e comunità, soprattutto quelle del Nord Italia che possono fornire una comunità piuttosto elevata, e offre una licenza annuale e un piano di comunicazione con diversi servizi a favore dei dipendenti. Ogni azienda ha, inoltre, la possibilità di personalizzare l’applicazione e avere a disposizione una serie di report relativi al numero dei passaggi dati e offerti. I dipendenti possono iscriversi al servizio attraverso la compilazione di un form in un portale dedicato che viene messo a disposizione dell’azienda. L’utilizzo del servizio per i dipendenti non prevede alcun extra costo e l’erogazione di un passaggio non deve essere compensata da alcuna forma economica.

Per un’uso dell’auto più consapevole
«Gli obiettivi futuri sono sicuramente quelli di espanderci a macchia d’olio sul territorio italiano - conclude Martina - e cambiare l’atteggiamento delle persone verso un’utilizzo dell’auto più consapevole». Il servizio di carpooling, infatti, riduce notevolmente l’impatto ambientale e permette alle persone di fare anche nuove amicizie. L’applicazione, peraltro, prevede - tra le sue funzioni - anche una chat che consente agli utenti di mettersi d’accordo prima del passaggio che può essere richiesto tempestivamente in qualsiasi momento rintracciando le auto disponibili della propria cerchia di contatti. Insomma, dalla buona volontà delle donne, un progetto innovativo che ha già ottenuto molteplici riconoscimenti da parte di enti come Confindustria dell’Emilia Romagna, l’acceleratore romano Luiss Enlabs e Reggio Emilia Innova.