WhatsApp, ecco perché è destinato a finire
WhatsApp è destinato a essere sostituito da Messanger. Non sono solo supposizioni, ma previsioni molto fondate

ROMA - C’è qualcosa di velato nelle frasi che Mark Zuckerberg ha pronunciato il 12 aprile scorso in occasione dall’annuale F8, la conferenza di Facebook che indica all’industria digitale le linee guida del futuro. E il fatto che non abbia praticamente parlato di WhatsApp è un chiaro segno che l’app di messaggistica sia rimasta fuori dai piani di Mark Zuckerberg.
WhatsApp ha i giorni contati
Facebook sta assumendo sempre più importanza e non solo per ciò che riguarda la connessione tra le persone. Sta diventando un mercato e lo dimostrano gli ultimi aggiornamenti. Come quello delle News Feed: tutte le testate giornalistiche che hanno fatto la loro fortuna con il social network, dovranno adattarsi alle nuove linee guida se non vogliono rischiare di chiudere i battenti o licenziare il personale. Durante l’F8 Zuckerberg ha fatto, inoltre, più o meno velati riferimenti alla politica. I quell’occasione le parole del CEO erano state chiare: «Con Facebook creiamo community e non muri. Se mi guardo attorno sento voci spaventate che invocano la costruzione di muri e la separazione da popoli che etichettano come diversi, per bloccare la libertà d’espressione, per rallentare l’immigrazione, per ridurre le importazioni e in alcuni casi perfino per tagliare l’accesso a Internet». Nessun riferimento specifico al candidato repubblicano Trump, anche se proprio lo stesso politico avrebbe intenzione di costruire un «muro» tra Stati Uniti e Messico. Da qui una serie di indiscrezioni che vorrebbero Facebook come strumento per ostacolare l’ascesa al «trono» di Donald Trump.
L’avvento dei Messanger Bots
La vera ciliegina sulla torta, però, che ci fa riflettere è l’introduzione dei Messanger Bots che dovrebbero velocizzare il rapporto tra consumatori e aziende. Proprio tramite Facebook l’utente potrà inviare la sua richiesta all’azienda interessata e il Bot risponderà automaticamente in pochi secondi. I Bots renderanno inoltre possibile prenotare un tavolo senza utilizzare l’applicazione del ristorante, o chiamare un Uber direttamente da Messenger. Faranno quindi risparmiare tempo e memoria sul telefono, dato che sarà necessaria solo l’App di Facebook. Uno strumento che fa gola alla maggior parte degli utenti, specie quelli che vanno di fretta e che non hanno tempo di aprire 10 app per fare 10 cose diverse. Questo cosa significa in soldoni? Che Facebook sta cercando di concentrare tutte le attività possibili unicamente nella sua applicazione. L’obiettivo è quello di diventare un vero e proprio mercato, un punto di incontro tra domanda e offerta. The Informer ha, infatti, ipotizzato che presto Messanger potrebbe essere usato come un vero e proprio bancomat per pagare le merci che si acquistano nei negozi.
Messenger sostituirà WhatsApp
In tutti questi progetti futuri di Mark Zuckerberg WhatsApp è rimasta completamente fuori dai giochi e ciò che la tiene in vita, a conti fatti, è il numero di utenti che Facebook utilizza per perfezionare le proprie campagne pubblicitarie. Il futuro quindi non è in WhatsApp e Mark Zuckerberg lo sa bene, dato che sta riversando su Messanger tutti i suoi sforzi. E’ solo questione di tempo, quando l’utente sarà in grado di rendersi conto che fare 10 cose con un’app sola è meglio che utilizzare 4 o 5.
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