29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
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Giornata mondiale per la fauna selvatica, il Wwf la dedica al lupo

Per evitare l'abbattimento legale del lupo previsto dal Piano di gestione del Ministero dell'Ambiente è stata indetta una petizione - #soslupo - che ha già raggiunto l'appoggio di 58mila cittadini

Il lupo rischia l'estinzione
Il lupo rischia l'estinzione Foto: Shutterstock

ROMA - Oggi è la giornata mondiale della fauna selvatica, celebrata dall’Onu, e che il Wwf dedica al lupo, l’animale che da sempre affascina e spaventa al contempo. Un animale che, negli ultimi tempi, è stato al centro del focus politico in seguito al Piano di gestione proposto dal Ministero dell’Ambiente italiano e che, di fatto, ne minaccerebbe l’esistenza. Sì, poiché il piano permette «l’abbattimento di Stato fino a 60 lupi l’anno»

Il piano di abbattimento legale dei lupi
«Le Regioni hanno le responsabilità istituzionali per svolgere un ruolo attivo e da protagoniste per costruire in Italia la coesistenza tra grandi predatori e attività umane e, per questo, abbiamo chiesto loro di lavorare insieme affinché siano messe in atto tutte le misure, molte previste nei nuovi Piani di sviluppo rurale 2014 - 2020, e le sinergie con le altre istituzioni, in primis le aree protette, perché ciò si realizzi». E' la richiesta del Wwf Italia a tutte le Regioni italiane contenuta nella lettera a firma della Presidente, Donatella Bianchi, inviata qualche settimana fa ai Ministeri. Secondo il Wwf il piano che il Ministero dell'Ambiente propone alle Regioni è una pericolosa "scorciatoia", per risolvere i conflitti con le attività zootecniche, tramite la possibilità di applicare le deroghe al divieto di uccisione di lupi con l'autorizzazione all'abbattimento legale di circa 60 lupi ogni anno.

Una storia infinita
Una storia di bracconieri e di pericolo estinzione. Un po’ per paura, un po’ per la sua incantevole pelliccia, il lupo è stato da sempre nel mirino dei fucili. Una storia difficile perché ci sono stati tempi in cui il lupo è stato anche amico dell’uomo. Dagli anni ’70 in cui il lupo in Italia era rappresentato da poche centinaia di esemplari, c’è stato un lieve periodo di ripresa, ma il l’animale sta nuovamente rischiando di scomparire dal nostro territorio. A sostegno di questa specie è stata anche lanciata una petizione #soslupo rivolta al Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti e al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, per chiedere di cancellare dal nuovo Piano per la conservazione e gestione del lupo l'ipotesi di uccisioni in deroga alle norme di tutela e di mettere in pratica tutte le soluzioni possibili per una convivenza con la specie. In tre settimane hanno appoggiato l'iniziativa oltre 58.000 cittadini e alcune Regioni come Lazio, Abruzzo e Marche hanno pubblicamente dichiarato la contrarietà agli abbattimenti legali.